«La tua Moretta 10 anni dopo»

«La tua Moretta 10 anni dopo»
Pubblicato:
Aggiornato:

Sono passati 10 anni da quella sera in cui Francesco Maria Macchioni trovò il compagno di mille avventure, Sergio Grosso, esanime nel suo letto, colpito da un malore improvviso. Un’icona per Moretta, protagonista di numerose battaglie per il salvataggio della Locatelli contro ogni speculazione di tipo finanziaria, sempre in difesa dei lavoratori. Perché quella di Sergio Grosso era molto più che una passione politica, il suo era vero amore per Moretta e la sua gente.

Candidato a sindaco nel 2004, grintoso consigliere di minoranza nell’era Piovano prima e Prat poi, si era alleato con l’amico Macchioni per l’ultima tornata elettorale. Pur distante sul piano politico, ne condivideva la voglia di innovare la conduzione amministrativa locale. Cinquantasei anni, consigliere nelle file dell’Ump, funzionario di Banca Intesa-San Paolo a Carmagnola e? deceduto improvvisamente nella propria dimora, poche ore dopo un acceso consiglio comunale.

A distanza di 10 anni molte cose sono cambiate a Moretta: nuova amministrazione, nuova vita agli stabilimenti Locatelli ora sotto l’egida di Rana, una pandemia in corso e una serie di piccoli grandi modificazioni a cui sarebbe stato curioso sapere come Sergio le avrebbe vissute e affrontate.

IL RICORDO DI MACCHIONI

«Non c’è stato giorno, in questi 10 anni dalla scomparsa di Sergio - dice Francesco Maria Macchioni - che non mi sia chiesto cosa avrebbe detto e fatto Sergio rispetto a tutto quello che è successo nella nostra amata Moretta. Un consiglio, una frase, una battuta con cui ci capivamo al volo: perché quando si ha una passione forte per la propria comunità nasce un’amicizia forte e indelebile».

Proegue Macchioni, con un velo di nostalgia: «Mi manca la sua intelligenza, la sua ironia e soprattutto il suo amore per Moretta: sono caratteristiche che lo rendevano unico; così come la passione che metteva nell’esercizio della attività di consigliere comunale ne è stata la dimostrazione».

«Sono sicuro che sarebbe contento della rinascita industriale di Moretta con l’avvento di Rana, dopo le mille battaglie fatte per difendere lo storico stabilimento Locatelli dalla chiusura. Forse non tutti hanno capito lo spirito che ispirava il suo modo di essere, soprattutto nelle sedi istituzionali; ma chi ha avuto la fortuna di conoscerlo a fondo porterà sempre dentro di se l’esempio che ci ha saputo trasmettere».

I PENSIERI DI CHIABRANDO

«Immaginare come Sergio avrebbe vissuto e cosa avesse pensato di questi anni è facile e difficile allo stesso tempo - fa eco l’amico e compagno di battaglie Danilo Chiabrando -. Sicuramente su tutta una serie di interpretazioni dei fatti saremmo stati completamente d’accordo, complice la lunga militanza politica comune, ma Sergio aveva qualcosa in più, una capacità di intuire e anticipare gli eventi, una acutezza nell’individuare situazioni e soluzioni unica, per cui è difficile veramente immaginare. Sicuramente abbiamo perso con lui la possibilità di un confronto che portava sempre crescita, a volte anche con durezza, ma sempre con sincerità».

«Una notazione personale - aggiunge Chiabrando -: m resta la curiosità di sapere come Sergio si sarebbe confrontato con me rispetto alla mia nuova situazione professionale di dirigente scolastico, intervenuta dopo la sua scomparsa. Quali critiche e quali consigli mi avrebbe dato... questo mi manca davvero molto».

Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930