«Il rapporto con il territorio non potrà mai passare in secondo piano»

«Il rapporto con il territorio non potrà mai passare in secondo piano»
Pubblicato:
Aggiornato:

Dottor Maurizio, la banca locale, nel corso del tempo, aveva fidelizzato i propri clienti che, a loro volta, erano stati abituati ad essere “coccolati” dal loro istituto di credito. C’è stato, da questo punto di vista, un po’ di smarrimento iniziale nell’utenza. Come agirà Bper in questa direzione?

«La pandemia ha modificato radicalmente il modo di operare di tutte le banche. Diciamo che l’emergenza ha accelerato un percorso che era comunque già in atto. Abbiamo avuto modo di constatare, perché ce l’hanno confermato i nostri stessi clienti, che le perplessità iniziali hanno presto ceduto il passo quando hanno constatato che i nuovi strumenti riducono gli spostamenti e offrono maggior velocità alle richieste. Un gruppo strutturato come il nostro ci permette di confezionare in maniera quasi sartoriale risposte alle più svariate esigenze. Aggiungerei ancora che un grande gruppo qual è Bper offre l’opportunità di un numero maggiore di prodotti per imprese e per privati».

C’era il timore, soprattutto per le piccole attività artigianali e commerciali, che potesse venire meno l’attenzione nei loro confronti. Quella considerazione che la banca del territorio riservava loro conoscendo nel dettaglio la storia dell’azienda e della famiglia. Se la sente di assicurare che la modalità di rapporto continuerà ad essere mantenuta?

«Io ho lavorato per anni alla Cassa di Risparmio dell’Aquila e so quanto sia importante il rapporto con il territorio e le sue molteplici realtà produttive. Per restare in ambito saluzzese, le posso dire che abbiamo affidato la responsabilità delle nostre filiali a funzionari che vivono sul posto e hanno quindi una perfetta conoscenza degli aspetti socio-economici delle zone in cui operano. Per quanto riguarda le grandi aziende, quelle con un fatturato oltre i 10 milioni di euro, abbiamo creato appositi Centri Imprese: due sono in Piemonte e uno è specifico per l’area cuneese».

L’agricoltura è un perno dell’economia del Saluzzese. Immagino vogliate riservare attenzione al comparto…

«Certo. Lo stiamo già facendo e lo implementeremo nei mesi a venire. Siamo consapevoli di essere in presenza di una frutticoltura e di una zootecnia di assoluta eccellenza che meritano da parte nostra massima cura e attenzione».

A proposito delle recenti gelate che hanno danneggiato alcune colture, so che avete previsto finanziamenti ad hoc con tassi agevolati.

«Abbiamo messo a disposizione dei frutticoltori finanziamenti fino a 100 mila euro, di durata fino a 36 mesi. Per importi superiori ai 10 mila euro verrà applicato il tasso zero per i primi sei mesi e successivamente il tasso dell’1%. Per importi superiori il tasso sarà fisso all’1%. Le domande vanno inoltrate fino al 30 giugno. Questo è solo un esempio per dimostrare come il nostro istituto intende essere vicino, anche tempestivamente, alle aziende agricole sostenendole il più possibile verso la ripresa».

Confermerete, in ambito cittadino, la vostra vicinanza ad iniziative o eventi promossi dalle istituzioni locali?

«Tutte le partecipazioni più rilevanti sono state mantenute, a partire dalla Fondazione Bertoni. Come la popolazione saluzzese avrà avuto modo di vedere abbiamo risposto prontamente all’appello rivoltoci dal sindaco per concorrere all’allestimento del centro vaccinale al foro boario. Più complessa sarà la partecipazione alle piccole manifestazioni di paese, anche se, a fronte della particolare rilevanza di talune di queste, valuteremo di volta in volta il da farsi».

Archivio notizie
Ottobre 2024
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031