Con minoranza e studio settanta7 si valuta se e come adottare i container-aule Scuola, Busca decide tempi e modi Vertice con il costruttore dell’edificio
Martedì sera il comune ha scritto le prime pagine della storia di quello che sarà uno dei poli scolastici più grandi della provincia di Cuneo. Incontrando l’architetto Daniele Rangone, responsabile dello Studio Settanta7, azienda con sedi a Torino e a Lione che ha vinto la gara d'appalto per il maxi progetto, il sindaco Marco Gallo ha proposto di aprire la riunione operativa oltre che alla giunta, all’ufficio tecnico e alle minoranze: un modo per decidere collegialmente lo sviluppo di un’opera che riguarda un migliaio di famiglie.
Entrambi i gruppi di opposizione si erano detti perplessi dall'ipotesi di lezioni da svolgersi, in attesa della conclusione dei lavori, all’interno di strutture prefabbricate.
Per la realizzazione del nuovo edificio scolastico in quello che è stato per anni il Consorzio agrario cittadino saranno necessari almeno una decina di mesi. Anche cominciando a inizio estate, è quindi inevitabile che diverse classi debbano passare larga parte nel prossimo anno scolastico in una sede alternativa. Non essendovi edifici di proprietà comunale agibili per l'occorrenza, si è fatta largo l'ipotesi di container modulari specifici per ospitare le lezioni.
In passato si era anche valutata l'idea (su cui premono ancora dai banchi di minoranza) di realizzare il progetto per step, con l’obiettivo di tenere sempre all'interno di aule “ufficiali” gli alunni. L'ipotesi resta in piedi ma non è facilmente perseguibile e prolungherebbe i tempi di realizzazione.
L'orientamento della maggioranza è di richiedere un sacrificio di qualche mese alle famiglie buschesi, per poi avere pieno accesso a tutti i servizi di una scuola moderna ed efficiente. «Roma non è stata costruita in un giorno», questo sembra essere il leitmotiv della giunta guidata da Marco Gallo.
Dall'altra parte però la Lista civica Pessina e il Movimento 5 Stelle fanno pressioni per evitare l'ipotesi container: un'opposizione che naturalmente trova terreno fertile tra alcune famiglie. «Indipendentemente dalle scelte che andremo ad operare di concerto con l'azienda costruttrice - assicura il sindaco - la continuità didattica e la qualità dei servizi scolastici non saranno mai in discussione».
In questa fase Gallo ritiene che il tema container sia più una preoccupazione astratta dei genitori che un problema tangibile dei ragazzi.
Dalla riunione di martedì sera emergono dunque le linee di indirizzo e il crono-programma del cantiere che cambierà il volto di corso Giolitti, uno dei luoghi simbolo della città, che arriverà ospitare quasi mille studenti di elementari e medie. La volontà dell'amministrazione è quella di cominciare subito dopo l'ultima campanella l'abbattimento del vecchio edificio che ospita le scuole secondarie di primo grado. Si è chiesto infatti all'azienda di ottimizzare il periodo estivo per svolgere le attività più impegnative e rumorose, cercando di stringere al massimo i tempi del cantiere.
Proprio in queste ore sono al vaglio le ipotesi relative all’eventuale location e distribuzione dei prefabbricati che studenti e insegnanti dovrebbero utilizzare nel prossimo anno scolastico.