Lezioni di primo soccorso al liceo scientifico con la Cri

Lezioni di primo soccorso al liceo scientifico con la Cri
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Le classi terze del Liceo Scientifico Bodoni” di Saluzzo hanno ripreso il corso di primo soccorso tenuto dalla Croce Rossa Italiana di Busca. Dopo aver seguito la lezione di teoria il 6 marzo, lo scorso venerdì la mia classe ha svolto la parte pratica. Ripassato brevemente quali sono i passaggi per soccorrere una persona che improvvisamente si accascia a terra (dunque in assenza di traumi), ognuno di noi ha provato a svolgere le manovre su un manichino soprannominato Giovannino aiutato da alcuni volontari che correggevano eventuali errori.

Quando una persona cade improvvisamente a terra (o viene trovata in tale situazione) è fondamentale mantenere la calma. Per prima cosa bisogna scuoterla delicatamente dal bacino e domandare ad alta voce: «Mi sente?». Se non risponde, occorre catturare l’attenzione dei passanti ed invitarli a fermarsi.

Prima di chiamare il 112 è opportuno verificare se il soggetto respira, se si muove e se il suo cuore batte ponendo il palmo della mano leggermente sopra lo sterno. Se dopo dieci secondi non vengono rilevati movimenti, si può iniziare con la rianimazione cardio-polmonare (Rcp) e telefonare al numero unico di emergenza specificando le condizioni del malcapitato e l’avvio dell’Rcp.

Tale procedura consiste in una serie di trenta compressioni toraciche (note con il nome di “massaggio cardiaco”) alternate a due ventilazioni (ovvero respirazioni bocca a bocca che in questo periodo si possono svolgere utilizzando filtri particolari). Se il “paziente” riprende i sensi, bisogna metterlo nella posizione laterale di sicurezza. In caso contrario, è opportuno continuare con l’Rcp fino all’arrivo dei soccorsi e fare ciò che dice l’operatore telefonico del 112 (occorre restare in linea).

Ci è stato anche spiegato come praticare la manovra di Heimlich (una procedura d’emergenza di disostruzione delle vie aeree) e come comportarci nel caso in cui qualcuno vicino a noi abbia un attacco epilettico.

Diffondere la cultura del primo soccorso è utile all’intera comunità. Un intervento tempestivo e preciso aumenta le probabilità di sopravvivenza del malcapitato e la qualità della sua vita dopo il malore.

Francesca Gregorio, 3ª A

Liceo Bodoni, Saluzzo

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