La disgrazia di Cardé Barge dà l’addio a Lucy
Lucy Jannet Ormachea Mendoza aveva solo 42 anni e abitava a Barge.
Martedì scorso, alla guida di una Chevrolet Matiz, è rimasta coinvolta in un incidente stradale a Cardè.
La sua auto si è scontrata con un trattore all’altezza dell’incrocio tra via Moretta e la provinciale per Torre San Giorgio. Soccorsa da un’ambulanza del 118 è stata trasferita in ospedale a Savigliano in “codice rosso”. Pareva che le sue condizioni non fossero critiche. Invece il quadro clinico è improvvisamente peggiorato e, nonostante i tentativi di salvarle la vita da parte dei medici, Lucy Ormachea è deceduta a distanza di 24 ore.
«Lucy - racconta l’amica Erika Rodriguez - mi ripeteva spesso che “avere una macchina l’avrebbe fatta sentire libera”, che con quella avrebbe potuto andare dove voleva, senza dover sempre chiedere un passaggio ad altri». E l’auto e la patente erano state una delle sue grandi conquiste.
In auto con lei viaggiavano la figlia di cinque anni Jhannel e il marito. Entrambi hanno riportato lievi ferite.
La dinamica è ancora all’esame dei carabinieri di Moretta: la donna avrebbe imboccato via Moretta dove stava sopraggiungendo un trattore guidato da un agricoltore di Cardè.
La notizia della morte di “Lucia”, come era chiamata, ha scosso soprattutto la piccola comunità peruviana di Barge. Originaria di Lima, Lucy Ormachea aveva lavorato come insegnante in una scuola dell’infanzia, prima di partire alla volta dell’Europa in cerca di un futuro migliore. Aveva vissuto alcuni anni a Torino, ma nel 2018 si era trasferita a Barge, dove si era sposata mettendo su famiglia.
«Lucy era una ragazza sempre sorridente - ricorda Erika Rodriguez - nonostante le difficoltà che la vita le ha messo di fronte. Amava stare con i bambini, perché aveva un carattere solare. Quell’auto per lei rappresentava un “senso di libertà” e sognava di non dover più dipendere da nessuno per i suoi impegni».