Rifiuti, discariche, fatturati milionari e la spinosa questione delle tariffe retroscena Un intervento di Berardo apre il dibattito

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Dietro l’inopinato duello per il vertice di Csea, non c’è solo la questione dell’impianto di Villafalletto (con annessa discarica) rispetto alla quale il sindaco Pino Sarcinelli, ha già presentato istanze precise. A muovere la scena c’è il futuro di un mondo, quello dei rifiuti, che riguarda tutte le famiglie e attorno a cui ruotano questioni ambientali e fatturati milionari.

Eppure, nonostante il tema sia importante e di stretta attualità, la questione non sembra appassionare.

«Fra gli amministratori comunali - segnala un amministratore di lungo corso come Livio Berardo - regna la disinformazione. Della partita si stanno occupando alcuni (pochi) sindaci. Ma il quadro politico-amministrativo rispetto a cinque anni fa è molto cambiato. Il centrodestra ha acquisito forza ed è capace di giocare brutti scherzi a danno di Saluzzo, come è già successo per il cda del Parco del Monviso. Il dibattito sottotraccia – osserva ancora Berardo, referente del nuovo soggetto di sinistra “Con+voce” - mi pare non vada oltre la questione delle nomine: riconfermare o no l’attuale presidente, che salirebbe al terzo mandato, come distribuire la rappresentanza su un territorio complicato (valle Po o valle Varaita, pianura saluzzese o pianura saviglianese)».

Il sindaco Mauro Calderoni, ancora l’altro giorno sosteneva che il tema della presidenza non era stato affrontato dai sindaci dei tre Comuni capoluogo, Saluzzo, Savigliano e Fossano, che in passato concordavano, insieme a quella dello Csea, i vertici anche degli altri due consorzi, Monviso Solidale ed Alpi Acque.

«La competenza dei candidati - denuncia Berardo - rischia di essere un aspetto marginale. Ancora più in ombra il programma di governo dei prossimi amministratori. Eppure davanti al consorzio stanno alcuni nodi cruciali. Innanzitutto – si chiede - la tariffa che i cittadini versano ai comuni continuerà a essere calcolata con il metodo normalizzato, in cui conserva gran peso la metratura dei locali, o si passerà a una imposizione puntuale, con la quale si paga la quantità di pattume effettivamente conferito? Il secondo metodo è molto più equo e stimola comportamenti virtuosi, come una ridotta produzione di rifiuti: è oltretutto un obbligo di legge, che Csea ha finora disatteso.

Per poter applicare la tariffa puntuale bisogna introdurre nuovi sistemi di raccolta come il sacchetto prepagato o la pesatura».

Berardo pone poi l’accento nello specifico sull’impianto di Villafalletto. «Rimane irrisolto - evidenzia - il problema degli impianti consortili a Villafalletto di triturazione e discarica (loro longevità e soddisfacenti compensazioni al comune che li ospita). Anche le isole ecologiche meritano una rivisitazione a cominciare dai contratti di lavoro degli operatori (a tempo determinato, con remunerazione insufficiente)».

«Il nuovo cda - suggerisce inoltre Berardo - dovrà anche esprimere una forte capacità di indirizzo nei confronti dello staff tecnico, che sarebbe bene integrare con figure dotate di competenze adeguate, tipo l’ingegneria ambientale».

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