«C’è entusiasmo, ma sulle norme pesano incertezze e confusione»

Si avvicina la data per la ripartenza del mondo del wedding, pur tra mille incertezze. Un ampio settore, che racchiude una moltitudine di aziende, ormai ferme da moltissimo tempo.

Wedding planner, negozi, fiorai, fotografi, ma soprattutto ristoranti e catering sono alla ricerca di un po’ di sereno dopo mesi di buio, e stanno cercando di capire come affrontare la ripartenza.

Roberto Pio, titolare del ristorante “Castello Rosso” di Costigliole, una delle location più suggestive per i banchetti nuziali, spiega: «Seppur con moltissimo entusiasmo e voglia di ripartire, mi trovo nella condizione di avere anche parecchie paure. I miei dubbi sono relativi a tutto ciò che riguarda la gestione della documentazione: chi deve richiedere il Green pass, quanti ospiti possono esserci in sala, come ci si approccia ad una festa in sicurezza? Tutte domande - aggiunge - al quale non c'è una risposta definita. Abbiamo un decreto ma non è attuativo. Per il momento abbiamo alcune prenotazioni, ma con tutte le incertezze del caso sui numeri e le modalità. Lavorare in questo modo è complicato».

Dello stesso pensiero è Alberto Demaria, titolare del ristorante "Il Sigillo" di Staffarda: «La sensazione è quella di una ripartenza senza indicazioni. Il 15 giugno apriremo i battenti, ma con più dubbi che certezze. Abbiamo un ampio locale interno ma anche un adeguato spazio all'esterno, quindi potremo rispettare le normative senza particolari problemi legati allo spazio, ma non avendo regole chiare, ci troviamo a disagio. Stiamo vivendo in un continuo “forse” - continua Demaria - e la confusione che vediamo a livello normativo ci spaventa. La mancanza di regole precise non frena solo noi ristoratori, ma soprattutto i clienti. I nostri ospiti saranno accolti nel nostro locale, in totale sicurezza, ma abbiamo l'estrema necessità di capire come funziona il Green pass. Servono regole chiare per permettere ai clienti di poter organizzare, con il dovuto anticipo, il loro banchetto. Non si può improvvisare».