A Moretta in bici
Il castello, il santuario della Beata Maria Vergine del Pilone, i campi di menta, le frazioni, il Varaita, il parchetto di Villa Salina o la cappella del Pasco: sono alcune delle mete turistiche che si stanno riscoprendo negli ultimi tempi. Per i morettesi ormai sono il panorama abituale ma c’è un elemento che negli ultimi anni ha portato a una vera riscoperta di Moretta e dei suoi angoli: un continuo via-vai di famiglie che in sella alla loro bicicletta arrivano a Moretta per una sosta ristoro prima di ripartire.
Il cpmoletamento della pista ciclabile Airasca-Moretta ha infatti portato in provincia tutta una serie di appassionati delle due ruote che dal Torinese un tempo raggiungevano l’area attrezzata sul Po a Villafranca dove finiva l’asfalto. E lì si fermavano, non rischiando di avventurarsi sul sedime dell’ex ferrovia e guardavano Moretta da lontano.
Ora il turismo green è diventato un elemento chiave che ha permesso a tanti vigonesi e villafranchesi di addentrarsi con la loro bicicletta nella Granda, rinfrescandosi all’ombra del castello, ammirando piazza Umberto I o proseguendo verso Murello costeggiando il Varaita.
C’è chi invece preferisce il percorso immerso nella natura ed è così che, appena scavallato il ponte di Villlafranca, si avventura per una camminata sul Sentiero delle Ochette, il percorso che lungo il Po raggiunge il ponte di Cardè. A quel punto spesso la scelta è fatta: si imbocca la strada verso Cantogno, oppure si segue la via che da Cardè raggiunge il semaforo di Moretta, avendo così la possibilità di vistare il centro paese sia da via Santuario che da via Cardè. A salutare i visitatori, all’imbocco della ciclabile, il verde del prato del santuario e il suo campanile che funge quasi da faro per orientarsi lungo la pista.