88 milioni di euro per l’acqua nei prossimi 5 anni Un programma di investimenti per migliorare la qualità

88 milioni di euro per l’acqua nei prossimi 5 anni Un programma di investimenti per migliorare la qualità
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Nei prossimi cinque anni il Piemonte beneficerà di oltre 33 milioni di euro provenienti dal ministero che si aggiungeranno ai 55 delle tariffe dei piemontesi arrivando a oltre 88 milioni di euro per interventi di fognatura e depurazione e per migliorare la distribuzione dell’acqua potabile. Grazie al potenziamento di alcuni impianti esistenti e alla realizzazioni di alcuni nuovi si ridurrà ulteriormente il rilascio nell’ambiente di sostante inquinanti come Azoto e fosforo. La Regione spende circa 160 milioni all’anno per manutenzioni e collegamenti.

Gli interventi toccano 105 Comuni piemontesi, con una popolazione residente di oltre 450 mila abitanti (oltre il 10% della popolazione regionale). «Si tratta del più importante intervento di sostegno pubblico alla manutenzione su acquedotti e impianti di depurazione degli ultimi cinque anni - spiega l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati - grazie al quale oltre a migliorare la qualità delle acque, saranno ridotte le dispersioni idriche».

Cosa prevede l’accordo

L’Accordo assicura al Piemonte 33 milioni di euro di risorse FSC, a sostegno di 60 interventi del servizio idrico integrato del valore complessivo superiore a 88 milioni di euro.

Interventi più significativi

Tra gli interventi più significativi quello di Gravellona Toce dove verrà ammodernato l’impianto di depurazione acque e fanghi e dove saranno sostituite le sezioni obsolete dell’infrastruttura (5 milioni). Ma c’è anche quello di Novara (7,5 milioni) dove sono previsti lavori di ampliamento della rete di depurazione che serviranno a intercettare scarichi di acque inquinate da parte di privati e dove si completerà l’infrastruttura fognaria che attraverserà tutto l’abitato della città.

Tre milioni saranno spesi a Santhià dove sarà messo in funzione un impianto specifico per la defosforizzazione. Altri lavori saranno eseguiti a Oulx dove sarà potenziato l’impianto di depurazione che consentirà di mandare in pensione quello di Bardonecchia ormai obsoleto (4,4 milioni). A Chieri saranno spesi 4,8 milioni per il miglioramento della rete mentre a Rosta 3,7 milioni. A Pinerolo è previsto un intervento da 7,1 milioni per il rifacimento del depuratore e altri 2,4 milioni per il rinnovo dell’acquedotto. C’è poi il potenziamento dell’impianto di Govone, ulteriore tassello del sistema di collettamento di tutti gli scarichi fognari dell’Albese di cui beneficerà la città di Bra (2,7 milioni). A Mondovì sono previsti interventi di miglioramento della rete per 2,6 milioni. A Costigliole d’Asti sarà ricostruito il collettore fognario parallelo al Rio Bragna dal quale negli ultimi anni si erano versate numerose sostanze inquinanti che avevano attivato una procedura d’infrazione a livello europeo (1 milione). Ad Asti è previsto un investimento di 1,6 milioni per la razionalizzazione dell’acquedotto. A Riva Valdobbia sarà realizzato un impianto di depurazione completamente interrato in vista del rilancio turistico delle aree (1,4 milioni) di cui beneficerà anche il comune di Alagna Valsesia. In provincia di Alessandria è previsto il potenziamento del depuratore di Cassano Spinola (3 milioni).

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