Sos della Croce Rossa Paesana: «Mancano le risorse per coprire gli interventi»
Trovati fondi per 24 mila euro, copriranno un turno per il 2024 Il Bim salva il 118 in valle Po
Per la prima volta dalla sua fondazione, il servizio 118 della valle Po rischia di restare scoperto. Le preoccupazione in merito alla mancanza di personale era già stata sollevata alcuni anni fa dalla Croce Rossa di Sampeyre, in valle Varaita. E si è dovuta attivare la politica, salvo trovarsi ciclicamente in difficoltà, perché le risorse non bastano mai a coprire gli effettivi bisogni.
In vista del 2024 anche il Comitato di Racconigi, da cui dipendono le sezioni Cri di Barge e Paesana, alza bandiera bianca: c’è il concreto pericolo di dover rimodulare i servizi, rinunciando ad almeno uno dei tre turni. Questo vorrebbe dire almeno 8 ore al giorno senza assistenza sanitaria d’emergenza. Un presidio la cui utilità, in particolare per eventi traumatici o arresti cardiaco-respiratori, si manifesta nella tempestività dell’intervento.
Ecco perché l’Sos lanciato dall’unità paesanese di Croce Rossa agli amministratori locali è stato subito raccolto dal vicesindaco e presidente del Bacino Imbrifero Marco Margaria. L’imprenditore ha radunato venerdì scorso i rappresentanti dei Comuni della Valle Po. Unico assente Oncino. Venerdì invece vedrà Marco Gallo, sindaco di Busca e coordinatore dell’Assemblea dei sindaci dell’Asl Cuneo 1 per spiegargli il “piano” che ha concordato con gli amministratori locali per “salvare” il servizio 24h del 118 in valle Po.
Il Bim ha deciso di tagliare su altri investimenti, a cominciare dall’auto elettrica in futura dotazione a Paesana, per affrontare economicamente il problema della copertura del servizio di emergenza sanitaria. Con l’avallo di tutte le amministrazioni presenti, dispone per il 2024 lo stanziamento di 18 mila euro per l’attività di primo soccorso in valle. A questi si aggiungono 6 mila euro, che l’Unione montana ha deciso di integrare, per dare maggior “corpo” alla misura e lanciare un messaggio di coesione territoriale.
Con Gallo, che verrà a Paesana, si verificherà l’iter da compiere per fare in modo che le risorse dei due enti possano effettivamente essere impiegate per coprire gli stipendi delle figure professionali abilitate a coprire i turni che sarebbero rimasti sguarniti. Quindi sarà necessario un passaggio tecnico in Regione. Ma ci sono rassicurazioni sul fatto che l’iniziativa possa andare in porto.
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