Si potranno attivare I FINANZIAMENTI GIà CONCESSI L’assessore regionale visita Cardè per sbloccare i lavori sul Riondino
Tre ore di sopralluoghi e colloqui in municipio con l’assessore regionale alle Opere pubbliche e alla difesa del suolo Marco Gabusi per sbloccare l’annosa situazione del Riondino.
«Da giovedì scorso – spiega soddisfatto il sindaco di Cardè Matteo Morena – si può iniziare a pensare, in maniera concreta ed efficace a risolvere la problematica delle esondazioni del Riondino. Grazie alle trattative con l’assessore regionale, accompagnato a Cardè dal consigliere di zona Paolo Demarchi, dal direttore Regionale opere pubbliche Salvatore Femia, e dai funzionari Graziano Volpe e Gianluca Comba, è stata ottenuta una proroga fondamentale per poter procedere ai lavori, passando da una fase di stallo, in cui si trovava il Comune di Cardè, a una operativa con l’armonizzazione dei tre contributi (da tre enti diversi) già ottenuti per i lavori sul canale».
Ai sopralluoghi hanno preso parte anche diversi consiglieri dell’amministrazione comunale, oltre al vicesindaco Enrico Gramaglia e all’assessore Arianna Ambrogio.
La situazione era bloccata in quanto il finanziamento di 350 mila euro ottenuto lo scorso anno per la messa in sicurezza del Riondino (responsabile, assieme alla Cionchea, dell’alluvione del novembre 2019 che mandò sott’acqua l’80 per cento del paese) non è di fatto utilizzabile: «C’era una scadenza – spiega Morena – fissata all’ottobre 2020. Troppo ravvicinata per poter procedere con gli espropri, le varianti e i progetti definitivi. Anche il contributo di 70 mila euro risalente al 2011 per la costruzione del nuovo ponte di via Salesea era bloccato, perché sarebbe stato inutile costruire un nuovo viadotto senza intervenire a vale e a monte sulla sezione del canale. Ora, per la prima volta, grazie all’assessore, si sono tenuti un sopralluogo e una riunione con tutte le parti riunite attorno ad un tavolo. Abbiamo ottenuto la proroga e possiamo dire che si può partire con i lavori, utilizzando anche i 20 mila euro ottenuti per il guado».
Tra i problemi riscontrati in passato, anche la difficoltà alla concessione dei terreni a lato del corso d’acqua per la realizzazione dei lavori.
Si partirà a valle, dal salto del mulino, in via Crispi. Verrà costruito un by pass per sfruttare i circa 5 metri di dislivello tra la confluenza con il Po e il salto d’acqua del mulino. L’intera sezione d’alveo della bealera sarà ricalibrata e abbassata, per sfruttare in modo più efficace la naturale pendenza del terreno nel tratto di quasi due chilometri tra il Po e le campagne di via Salesea.
«Non è la soluzione a tutti i problemi idraulici e idrografici di Cardè – conclude Morena – ma è un passo in avanti importante che consentirà di risolvere il “primo problema a monte dell’abitato”, peraltro utilizzando, in modo efficace, risorse che già erano state messe a disposizione».