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La ferrovia potrebbe riaprire nel 2025

La tratta Saluzzo-savigliano-Cuneo potrebbe riaprire nel 2025 ai privati

La ferrovia potrebbe riaprire nel 2025
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Entro la fine dell’anno l’Agenzia della Mobilità Piemontese potrebbe pubblicare i primi documenti propedeutici al tentativo di riapertura della linea ferroviaria Savigliano-Saluzzo-Cuneo.

Ad anticipare possibili novità è stato l’altro giorno, in un’intervista al quotidiano La Stampa, il presidente della Reguione Alberto Cirio, che aveva parlato di un “vettore straniero” per riportare il treno a Saluzzo.

«L’Agenzia per la Mobilità regionale - conferma il consigliere regionale Paolo Demarchi - dopo aver ricevuto una proposta scritta da parte di un soggetto diverso dal gestore attuale Trenitalia, ha avviato una serie di confronti ed interlocuzioni per comprendere meglio il progetto. Per avviare il servizio la procedura prevede la pubblicazione delle preinformative necessarie per verificare se ci sono altre aziende interessate. Le preinformative hanno un tempo minimo di un anno e x tale motivo il servizio potrebbe partire nel gennaio del 2025».

La Saluzzo-Cuneo è chiusa dal 2012 e la Saluzzo-Savigliano non è operativa dal marzo 2020, dopo una riapertura durata lo spazio di poco più di un anno.

«Entro gennaio - ha dichiarato Cirio - illustrerò ai sindaci la proposta di un vettore estero per riaprire Cuneo-Saluzzo e Ceva-Ormea».

Le dichiarazioni del presidente sono ben accolte, ma destano anche perplessità nel sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni: «Le parole di Cirio - dichiara - sorprendono nella misura in cui arrivano, improvvise, dopo aver sempre eluso ogni interlocuzione sui tempi di riapertura di una linea che servirebbe circa 100 mila abitanti della Granda, oggi un’area “di serie B”, perché priva di collegamento alla rete ferroviaria. Un territorio che, stando ai dati di Regione Piemonte, esprime però il secondo fabbisogno della provincia dopo il capoluogo Cuneo. C’è di più, considerato che l’ospedale spoke di distretto, come voluto da noi amministratori del territorio, sorgerà sulla direttrice Saluzzo-Savigliano, non lontano dalla ferrovia ora chiusa. La sua costruzione dovrà, per forse di cose, essere propedeutica a una revisione della viabilità e ad una stabilizzazione del servizio ferroviario».

Cirio parla di “vettore estero” e il pensiero va alle società nate “dall’eredità” di Arenaways, il primo soggetto privato a portare i propri treni passeggeri, una decina di anni fa, sulle ferrovie piemontesi, ma al momento è presto per formulare ipotesi.

Osserva Demarchi: «Sappiamo quanto la rete ferroviaria sia strategica e quanto abbia fatto parlare in questi anni la chiusura della stazione di Saluzzo. Senza fare clamori ho sempre lavorato in questi anni per un’apertura che avesse un senso, e che non fosse solo un fuoco di paglia».

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