Fondi per il Distretto del commercio Crosetti: «Salviamo i negozi»
Cavour è capofila del Distretto del Commercio, ma la situazione dei negozi locali non è rosea. Con il bando vi è uno spiraglio
Venerdì 15 sono stati resi noti gli esiti del bando regionale per il 2023 a favore dei Distretti del Commercio piemontesi cui vanno in tutto altri 8,7 milioni di euro con i quali supportare i progetti di investimento e sviluppo delle piccole e medie imprese commerciali locali.
Dopo lo smacco dell’anno precedente, il distretto con capofila Cavour era risultato il primo escluso, quest’anno il progetto presentato si è classificato al sesto posto ed al distretto diffuso del commercio «la Via delle 5 – Terre da scoprire» sono stati attribuiti 286.256 euro che corrispondono all’80% (il massimo previsto dal bando) della valenza economica del progetto presentato ammontante a circa 360mila euro.
Si tratta di un passo importante per l’economia ed il commercio locale poiché nei nostri paesi sempre più spesso si vedono negozi con le serrande abbassate o cartelli di “Vendesi” o “Cedesi attività”, segno di crisi del commercio locale minacciato da centri commerciali, outlet e commercio on line, che nell’ultimo anno hanno fatto vacillare 6 attività che ora, con il 2024 alle porte, non sembrano poter resistere a lungo.
Abbiamo intervistato Leonardo Crosetti, assessore comunale per il commercio e le attività produttive di Cavour.
Cosa implica il riconoscimento del progetto di distretto?
“Siamo particolarmente soddisfatti. Purtroppo Il commercio locale sta faticando a mantenersi, molte attività sono in vendita o chiuderanno. L’attribuzione dei fondi regionali ci permetterà di dare un contributo determinante per incentivare la ripresa. Dopo la delusione dell’anno scorso siamo particolarmente felici di quanto avvenuto poiché non esistono molte forme di sostegno al commercio locale ed è sempre più difficile che qualcuno si lanci a fare impresa.
Cosa ritiene sia possibile fare?
Con i fondi del bando si cercherà di essere di aiuto soprattutto laddove si rischia la perdita anticipata di attività poiché i titolari “non riescono più ad andare avanti” vessati dai costi legati ad affitto, tasse, prezzo dei materiali senza che queste siano compensate da vendite sufficienti spesso dovute alla scarsa presenza di acquirenti esterni che tendono a visitare il paese durante eventi locali ma poi non tornano. Da un lato vi sarà il sostegno finanziario a chi intende rilanciare la propria attività e, dall’altro si cercherà di creare una nuova visibilità di territorio con App, video, foto per favorire il richiamo dei visitatori. L’obiettivo finale è quello di risollevare in modo stabile il commercio locale, svincolandolo da picchi di presenza seguite da lunghe assenze. Si cercherà di incrementare l’attività di associazioni che lavorano per organizzare eventi e costruire campagne volte a far conoscere le caratteristiche peculiari del territorio.
Cosa sta facendo al momento la politica di territorio?
La politica del territorio sta facendo il possibile per favorire il commercio e proprio per questo nell’ambito del “Distretto del Commercio” è stata ideata la Lotteria di fine anno cui hanno partecipato circa 240 attività sui 5 comuni partecipanti cui si sono aggiunti una decina di ambulanti mercatali habitué delle nostre piazze ai quali a Cavour e Bagnolo è stata estesa l’opportunità di partecipare. Questo è stato fatto per incentivare al massimo le forme di acquisto e l’esperienza sta andando bene.
I fondi daranno utilizzati anche per fermare le chiusure dei negozi storici?
Le attività storiche rappresentano tasselli fondamentali della nostra cultura locale. Laddove non ci sia continuità familiare, come nel caso attuale della ditta di idraulica Bertone o della macelleria Perrone dove i titolari hanno raggiunto il traguardo della pensione è normale cercare di cedere la propria attività, ma quello che colpisce ed addolora è la mancanza o carenza d’interesse da parte di possibili nuovi acquirenti. Si rischia di lasciar disperdere un tratto caratteristico del paese.
Evidentemente i timori vi sono ed è difficile lanciarsi nella nuova attività anche se al momento avviata. I fondi del bando saranno d’aiuto soprattutto per chi intende investire per salvare od implementare la propria attività ma anche chi vuole inserirsi sarà aiutato poiché aiutare il commercio vuol dire investire sul territorio e non permettere una perdita non solo in termini economici ma anche di tradizione e cultura.
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