Giornata Nazionale "Sicuri con la Neve" a Pian Munè
A Pian Munè una simulazione in caso di valanghe
Domenica 21 gennaio a Pian Munè di Paesana si è svolta la Giornata nazionale “Sicuri con la neve“, per informare sulla prevenzione delle valanghe e sugli incidenti in montagna.
Le simulazioni sono state organizzate dal Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico della XIV Delegazione Monviso Saluzzo assieme al Club Alpino Italiano (Cai). All'evento hanno preso parte un buon numero di partecipanti e di spettatori saliti in seggiovia o a piedi con le ciaspole.
Due esperti in nivologia dell'Arpa Piemonte hanno spiegato come interpretare il bollettino, emesso giornalmente, su neve e valanghe.
Al mattino si è parlato di sicurezza in quota per informare, sensibilizzare e fare prevenzione sui pericoli che derivano dalla frequentazione della montagna nel periodo invernale, compresi i casi d'ipotermia dovuti al brusco abbassamento della temperatura corporea.
La prima parte della giornata è stata dedicata alla prevenzione dei problemi e pericoli nei quali possono incorrere tutti coloro che vanno in montagna d’inverno.
“Gli inverni più pericolosi sono paradossalmente quelli poco nevosi come quello in corso – fa sapere Simone Bobbio responsabile della comunicazione del Soccorso Alpino - . Il pericolo predominante per coloro che si avventurano in montagna praticando sci alpinismo, escursionismo con le ciaspole o arrampicate sulle cascate di ghiaccio è rappresentato dalle valanghe.
Per recuperare chi è sotto una valanga sono necessari: Artva, sonda e pala. strumeti obbligatori dal 2022 per tutti coloro che effettuano sci fuoripista o le attività escursionistiche.
L’Artva (o Arva) è l’apparecchio elettronico, una sorta di ricetrasmittente di segnale, che serve alla localizzazione di persone travolte da valanga.
La sonda, essenziale strumento di sicurezza in ambienti innevati, è composta principalmente da un'asta lunga, sottile ma resistente, impiegata per scandagliare la neve al fine di individuare eventuali persone sepolte, le qulai, se non salvate in tempo, possono anche morire.
Dall’inizio di gennaio 2024 sono già state due la vittime travolte da valanga in Piemonte, in val Formazza, in provincia del Verbano-Cusio-Ossola, dove sono stati ritrovati senza vita i corpi di due un uomo e una donna.
Nonostante l'uso dell'Artva da parte del Soccorso alpino, non sono stati ricevuti segnali di risposta nella ricerca dei due dispersi.