Lutto per la scomparsa di Dario Osella Il “papà della robiola”

Lutto nel modo dell’imprenditoria piemontese. È morto sabato scorso, all’età di 92 anni, Dario Osella, casaro e fondatore delle “Fattorie Osella” di Caramagna Piemonte.

Pochi come lui seppero trasformare una piccola attività artigianale in una realtà industriale di successo nazionale. Dario Osella nacque il 7 luglio a Caramagna Piemonte, in una famiglia dalle competenze casearie antiche tramandatesi di generazione in generazione. Frequentò il Real Collegio Carlo Alberto I di Moncalieri e poi si iscrisse all’Università, dove ben presto si rese conto che la sua reale vocazione non era diventare avvocato, ma produrre formaggi.

Dario Osella ereditò dal nonno Giacomo la passione per i formaggi. Il nonno, margaro, scendeva dall’alpeggio per vendere i suoi formaggi con quel carretto che, oltre 100 anni dopo, sarebbe diventato il simbolo delle Fattorie Osella.

Nel 1952 Dario assume le redini dell’azienda e fonda quello che oggi è il moderno caseificio di Caramagna Piemonte. Specializzando la produzione sui formaggi freschi, aveva compreso la necessità di guardare oltre per cercare la crescita e la stabilità dell’impresa. Ha avuto grandi intuizioni e compreso che per la distribuzione di un prodotto semplice, ma velocemente deperibile, come il formaggio fresco, sarebbe stato indispensabile l’appoggio di un partner. Così nel 1994 è nato l’accordo con Kraft, oggi gruppo Mondolez.

Attualmente l’azienda, leader nella produzione di robiola e formaggi freschi, ha 120 dipendenti e lavora, ogni giorno, 80 tonnellate di latte conferite da 22 aziende agricole del territorio.

Nel 1958 Osella sposò Anna Carlotti, ragazza di Gorgonzola, appena nominata “Miss muretto di Alassio” (mancata nel settembre del 2023), da cui ebbe due figli, Gino e Rossella.

I funerali si sono svolti lunedì pomeriggio.

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