Bio Fruit Service festeggia i 25 anni pionieri del baby food nell’ortofrutta
Novità in cantiere e conferme delle scelte produttive per l’azienda
Nata alla fine del 1998, la Bio Fruit Service di Costigliole Saluzzo inizialmente si rivolge al mondo della trasformazione industriale, come fornitore di ortofrutta a programma baby food. Successivamente viene ampliata la proposta anche al mercato del fresco, sia per prodotto a residuo zero che biologico e a lotta integrata.
La compagine societaria dal 2023 è composta da Marco Giordanino e Marilena Quaglia, amministratori e proprietari dell’azienda. I soci sono direttamente coinvolti nella parte produttiva e nelle attività della vendita e programmazione aziendale, grazie all’esperienza maturata da oltre 30 anni nel settore.
Spiegano dall’azienda: «Da pionieri in Italia nel settore dell’ortofrutta biologico, abbiamo supportato i nostri produttori nelle scelte per ottenere una quantità ed una qualità idonea ad affrontare i mercati nazionali ed internazionali, e favorito lo sviluppo dell’agricoltura biologica nell’areale frutticolo delle province di Cuneo e Torino».
Grazie all’adesione al centro di ricerca Agrion di Manta, è nata una collaborazione che ha dato impulso allo sviluppo della frutticoltura sostenibile nel nostro areale.
La vocazione all’export dei prodotti bio contraddistingue gli operatori piemontesi del settore, è per questo che nei progetti futuri diventa sempre più fondamentale la partecipazione alle fiere internazionali dedicate, quali Fruit Logistica, Biofach, Macfrut e Fruit Attraction, in collaborazione con la Piemonte Asprofrut e la Regione Piemonte, eventi che permettono di seguire le evoluzioni del mercato e di confrontarsi in modo costruttivo con la clientela.
L’azienda gestisce prevalentemente tre linee di produzione: integrata, biologica e baby food residuo zero e possiede le certificazioni Biologico, Demeter, Naturland, Global Gap Grasp,Tesko Leaf, Igp Mela Rossa di Cuneo, Brc, IFS, Sedex ed SR10 etico sociale.
Una consistente produzione dei frutteti in conduzione diretta dei soci e un network di circa 200 fornitori controllati e seguiti dal servizio di assistenza tecnica, garantiscono la tracciabilità e il controllo qualità su tutto il processo di gestione del prodotto.
Osserva Giordanino: «Vero punto di forza aziendale è il personale competente e specializzato, che con spiccato dinamismo nello svolgimento del proprio ruolo ci ha dimostrato nel tempo l’attaccamento alla nostra realtà, a loro va il nostro ringraziamento. Abbiamo scelto nel 2016 di coltivare varietà di melo innovative come Inored Story e Opal, campioni di gusto e con caratteristiche davvero distintive in termini di qualità organolettica. Questo ci ha permesso di proporre una offerta molto accattivante per la Gdo italiana».
La situazione del comparto frutticolo non è rosea. Le problematiche strutturali della frutticoltura Italiana; gli alti costi della manodopera e dei fattori produttivi; le difficoltà nell’apertura di nuovi mercati internazionali; la grande competitività dei Paesi emergenti, tutto ciò implica a una costante esigenza di innovazione varietale per il raggiungimento di un prodotto esclusivo che possa creare alta marginalità.
Precisa Giordanino: «La ricerca di stabilità e sostenibilità produttiva e di una possibile riduzione dei costi di coltivazione, unita a un maggior rispetto dell’ambiente, sono una equazione di difficile soluzione per i nostri produttori e quindi per noi stessi. E’ per queste condizioni che la voglia di innovazione adesso ci spinge verso il nuovo progetto denominato Magic Star (SQ159), una varietà di melo di origine olandese, resistente alla ticchiolatura e con notevole tolleranza ad oidio e afidi, idonea quindi a linee di difesa sostenibili. Una varietà con ottime caratteristiche organolettiche ed una conservabilità eccezionale». La Bio Fruit Service invita i produttori a valutare nel prossimo futuro questa scelta per i rinnovi varietali degli impianti.
Conclude Marco Giordanino: «Il consolidamento dei progetti iniziati, lo sviluppo del biologico e di linee di difesa sostenibili, con il “core business” aziendale delle forniture agroindustriali e del mercato del fresco, rimangono per noi e i nostri produttori una scelta strategica».
Questo e molto altro sulla Gazzetta di Saluzzo in edicola e in digitale