Revello, un altro sfidante per Mattio È Paolo Motta, figlio dell’ex sindaco
Il professionista scende in campo: l’annuncio della lista atteso a giorni
Sarà una campagna elettorale battagliata a Revello. La prima a partire di tutto il Saluzzese, già nel mese di dicembre. Daniele Mattio ha portato a cena i “suoi” per serrare le file e annunciare la candidatura per le comunali dell’8 e 9 giugno. Se fosse eletto sarebbe il primo sindaco della storia di Revello a inanellare tre strisce tricolore consecutive. A rendergli possibile questa opzione la recente modifica della legge elettorale per i Comuni sotto i 15 mila abitanti, per cui sono stati eliminati i limiti di mandato.
Il primo cittadino uscente la prossima settimana effettuerà un nuovo incontro con il gruppo che si candiderà nel Consiglio comunale e da marzo comincerà ad annunciare alcuni nomi. Anche se si sa già che non tutta la giunta uscente sarà della partita. Ma lui scalpita per presentare i “nuovi”, a sottolineare la volontà di rinnovarsi agli occhi dell’elettorato.
Poco dopo l’uscita di Mattio, è stato il medico Mario Campanella a lanciare il guanto della sfida al sindaco uscente, proponendosi come federatore di personalità interessate a offrire a Revello un’alternativa, dopo l’elezione di 5 anni fa in cui il dipendente dell’Agenzia delle Dogane corse senza rivali, ritrovandosi a presiedere un consiglio comunale senza minoranza. Occorrenza che per un Comune di oltre 4 mila abitanti è risultata, almeno in zona, quantomeno singolare.
Arriva invece proprio da un congiunto del ginecologo, la candidatura, di cui si vociferava da settimane. Paolo Motta conferma di lavorare a una lista, che sarebbe pressoché ultimata. L’ufficialità arriverà solo nei prossimi giorni: i nomi sono ancora “coperti”, ma il professionista 59enne rompe gli indugi. Per il capoluogo della bassa valle si tratta di una candidatura “di peso”.
Il papà di Paolo era Ugo Motta, geometra e sindaco di lungo corso del paese, scomparso nel luglio del 2023. Il papabile candidato anti-Mattio è doppiamente figlio d’arte: conduce lo studio tecnico di famiglia in centro e tenta ora di seguire anche in ambito politico la strada del papà.
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