Cardè, il Po continua l’erosione Demarchi: non c’è più tempo
Il problema del Po è evidente, specialmente a Cardè, dove la situazione è stata evidenzata anche da Demarchi
I tecnici dell’Aipo, accompagnati dal consigliere regionale Paolo Demarchi, sono tornati ad esaminare le sponde del Po nel tratto tra Cardè e Moretta. Mercoledì scorso è durato oltre un’ora il sopralluogo lungo la sponda destra, tra le confluenze con i rii Lessia e Tepice, dove, negli ultimi anni, diversi ettari di terreno sono stati erosi dal fiume.
«Ogni giorno che passa, il Po si porta via un pezzo di terra - spiega l’agricoltore Paolo Bussi -. In questo tratto non ci sono protezioni o scogliere, ma solo una sponda fatta di terra e sabbia. Da qualche anno il fiume ha deviato il suo corso spostandosi sulla parte sud dell’alveo, iniziando ad erodere i campi».
Il problema di fondo resta il reperimento dei finanziamenti. Il personale dell’Aipo, coordinato dalla dirigente Isabella Botta, ha spiegato che i prossimi lavori dovrebbero essere appaltati in primavera, e tra questi si cercherà di inserire un lotto che riguardi anche questo tratto di Po tra Cardè e Moretta.
L’idea è di recuperare parte del materiale oggi accumulato in centro alveo e di trasferirlo sulla sponda danneggiata, per far tornare il corso del fiume nel letto originario e proteggere la sponda danneggiata.
«Abbiamo già predisposto sopralluoghi - osserva Demarchi -, e ogni volta che torniamo con l’Agenzia per il Po la situazione è peggiorata. Non possiamo rimandare oltre un intervento. Seguirò personalmente la situazione cercando di accelerare il più possibile l’intervento».
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