La moglie di Cesare Segre rivela: "Verzuolo sempre nel suo cuore"
«Nel suo studio teneva una foto di via Muletti, aveva sempre Verzuolo nel cuore»
La biblioteca civica d’ora in avanti porterà il nome di Cesare Segre. Con una cerimonia svoltasi nel salone di palazzo Drago, lo spazio bibliotecario (attivo in paese da cinquant’anni) è stato ufficialmente intitolato al celebre filologo e semiologo, tra le personalità più importanti della storia accademica italiana nel campo della filologia romanza, nato proprio a Verzuolo nel 1928. Docente nelle Università di Trieste e di Pavia, oltre ad essere stato Accademico della Crusca e “visiting professor” alle università di Manchester, Rio de Janeiro, Harvard, Princeton e Berkley, Segre è stato anche critico letterario, scrivendo per prestigiose testate nazionali, prima tra tutte il Corriere della Sera. La sua vita è stata raccontata con una “laudatio” tenuta dal professore saluzzese Marco Piccat, ospite della serata assieme alla moglie di Segre, la professoressa Maria Luisa Meneghetti. Meneghetti e Piccat sono stati introdotti da Sandra Sandri, presidente dell’Associazione Culturale Verzuolese, realtà che si è spesa nell’organizzazione della serata assieme al Comune di Verzuolo (rappresentato dal sindaco Panero e da tutta la giunta) e all’associazione Librarsi (rappresentata da Diego Ponzo). «Cesare parlava spesso di Verzuolo - racconta la moglie -: nel suo studio erano esposte due fotografie, una di Eugenio Montale, suo grande amico, e l’altra di via Muletti alla fine dell’Ottocento. Sono grata, commossa ed emozionata per questa serata». Piccat: «Lo ricordo a Trieste, dove dava sempre la sua disponibilità per parlare nelle scuole. Un docente che rivolgeva sempre lo sguardo con fiducia ai giovani».
In occasione della serata, sono state rese disponibili delle copie del volume “Diario Civile”, una raccolta di articoli di ambito civile scritti dal professor Segre per il Corriere della Sera, curata da Paolo Di Stefano. Alcune copie del libro, sono ancora disponibili rivolgendosi alla cartolibreria “Era” di Verzuolo.
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