Una stazione ferroviaria per l’ospedale
Allo studio lungo la Saluzzo-Savigliano
La probabile riattivazione della ferrovia tra Saluzzo e Savigliano apre nuovi scenari anche per il futuro ospedale di pianura.
Procedono a ritmo serrato gli incontri tecnici in assessorato regionale alla Sanità per armonizzare al meglio i collegamenti viari e ferroviari del nuovo ospedale, che sorgerà nei pressi dell’area industriale di San Giuliano, nel territorio comunale di Savigliano.
Intervenendo alla presentazione del programma per la riapertura della linea ferroviaria Cuneo-Saluzzo-Savigliano, mercoledì mattina a Manta l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, ha confermato che l’obiettivo è realizzare una fermata del treno in prossimità del nuovo ospedale e che i progettisti sono al lavoro per predisporre l’ospedale all’innesto con il collegamento alla ferrovia.
«La vicinanza alla linea ferroviaria - osserva l’assessore Icardi -, è stata un requisito fondamentale nella scelta dell’area più idonea alla costruzione del nuovo ospedale. Il servizio ferroviario è un valore aggiunto di enorme importanza e comodità per pazienti, famigliari e personale dell’ospedale. In Regione si sta facendo gioco di squadra per raggiungere il risultato».
Intanto, in questi giorni si è riunito il tavolo tecnico per la progettazione del nuovo ospedale dell’Asl Cn1. Durante l’incontro, convocato al Palazzo della Regione dall’assessore Icardi, i progettisti del nuovo ospedale hanno illustrato ai tecnici dell’Asl, del Comune di Savigliano, della Provincia di Cuneo, dell’Anas e della Regione, le prime proposte di progettazione generale dell’intervento, comprensivo dello studio dei collegamenti alla viabilità esistente e di organizzazione degli accessi, individuando in una nuova rotatoria di accesso dalla strada provinciale Savigliano-Saluzzo la soluzione più idonea.
Sono state inoltre definite tra Regione e Comune di Savigliano le procedure amministrative per l’approvazione del progetto, sia sotto il profilo urbanistico-edilizio che ambientale.
I progettisti si sono impegnati a redigere un cronoprogramma di attività progettuali che prevede l’avvio della conferenza dei servizi e delle procedure autorizzative già dal mese di maggio.
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