Mar Rosso, a rischio le mele
La crisi di suez penalizza l’export
Gli attacchi Houthi nel mar Rosso, da dove transita il 40% dell’import/export italiano, hanno effetti pesanti sullo spostamento delle merci italiane e sui loro costi. Negli ultimi mesi si è avuto una diminuzione del transito dal mar Rosso del 43% cui ha fatto riscontro un +41% di passaggi dal Capo di Buona Speranza. La conseguenza è stato un vertiginoso aumento dei costi.
Osserva Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare: «I noli dei container continuano a registrare aumenti tra i 1500 e i 2000 euro. Adesso siamo arrivati a 4-5 mila euro sulla tratta per gli Emirati Arabi da Trieste-Genova-Vado Ligure. Con l’incognita, poi, di addizionali ulteriori».
Il problema dei costi e dei tempi si lega alla competitività del cibo made in Italy. Spiega Maretti: «Il rischio è di perdere la vendita delle merci. Nonostante le protezioni militari, alcuni operatori marittimi hanno sospeso la linea che prevede il passaggio da Suez. E quindi la diminuzione dei costi dei trasporti che attendevamo non si è realizzata. C’è preoccupazione per quanto riguarda la spedizione delle mele dal momento che la seconda parte della campagna di commercializzazione risente in pieno proprio di questa situazione».
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