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Pochi piatti, ricchi di contenuto, racconto e cultura. Tutto in chiave contemporanea, ma ben immerso nelle radici del territorio ai piedi del Monviso.

Castellana, il nuovo ristorante di San Giovanni, aperto da Matteo Morello e dallo chef bistellato del “Piccolo Lago” di Mergozzo, Marco Sacco, non è solo un locale, ma una vera e propria filosofia di cucina.

L’idea dello chef è quella di valorizzare l’immenso patrimonio culinario che va dalle valli del Monviso, del Po e del Varaita, fino alla pianura Cuneese. Infine Barolo e tartufo, immancabili.

Il risultato è un mix di piatti che ben rappresentano le “anime” e le firme del Castellana San Giovanni, dove si può trovare non solo il repertorio dello storico ristorante Piccolo Lago con piatti iconici come il flan di Bettelmatt, il Lingotto di Mergozzo, o la Carbonara “au koque”, ma anche le ravioles della Val Varaita, il filetto di Fassona, il vitello tonnato e il topinambourservito come dessert.

Il cliente si trova così di fronte una doppia possibilità: il menu del Marchesato, 4/7 portate (prezzo a partire da 50 euro per le 4 portate a 80 euro per le 7 portate) o il menu Piccolo Lago a Saluzzo, anch’esso con 4/7 portate (prezzo a partire da 80 euro per le 4 portate a 110 euro per le 7 portate).

Ma, prendendo spunto dal format di Torino (Piano35), al Castellana San Giovanni sarà disponibile per il pranzo un menu bistrot con piatti alla carta, presenti anche nella proposta serale come alternativa ai percorsi.

«Il territorio di Saluzzo offre prodotti di alta qualità agroalimentare - afferma il giovane patron Matteo Morello - e l’obiettivo sarà quello di portarli in tavola valorizzandoli attraverso la rinomata cucina dello chef Marco Sacco. Per me è una grande emozione, dopo anni di esperienza all’estero, poter tornare a investire nel mio Paese e nel mio territorio».

L’accesso al ristorante (circa 50 i coperti, nell’affascinante locale caratterizzato da una volta a botte) durante il giorno permetterà la visita, a chi lo desidera, del chiostro gotico della chiesa.

Precisa Marco Sacco: «Da Hong Kong, dove la migliore rappresentazione dell’alta cucina piemontese è stata apprezzata da un pubblico internazionale e sempre affamato di novità, la sfida di Castellana arriva a Saluzzo, città che ha ispirato e continua a ispirare la mia cucina e il progetto imprenditoriale di Morello. Una tappa importante, che rappresenta l’inizio di un percorso ben più ampio. Vogliamo infatti replicare il modello Castellana nelle grandi città del mondo».

Ad affiancare lo chef in questa seconda avventura, è Enrico Degani, già executive chef al Castellana di Hong Kong; in cucina anche Piero Boaglio, finora gestore del San Govanni; sommelier sarà Mirko Galasso. A far parte del team del nuovo progetto anche l’imprenditore saluzzese Gianfranco Devalle.

Durante la presentazione del locale, Morello ha evidenziato un’interessante iniziativa sociale: per ogni coperto saranno devoluti due euro all’associazione Cecy Onlus e a Mai + Sole.

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