elezioni regionali

Alberto Cirio “acclamato” governatore

Gallo e Calderoni conquistano Torino

Alberto Cirio “acclamato” governatore
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Come previsto, il Piemonte riconferma alla guida della Regione l’azzurro Alberto Cirio, che conquista così il suo secondo mandato da governatore. Dopo poco più due ore dall'inizio dello spoglio, la sfidante del Pd Gianna Pentenero ne ha riconosciuto la vittoria con una telefonata. Poco dopo a complimentarsi con Cirio sono stati il segretario di Forza Italia Antonio Tajani e la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.

La distanza tra Cirio e Pentenero è di 20 punti percentuali. Il successo di Cirio è anche una conferma personale, vista l'affermazione della sua lista civica Cirio Presidente, che sfiora l'11,5%, dietro a Fdi che guida con il 24,55% ma davanti a Fi-Udc-Pli (10,1%), Lega (9,41%) e Noi Moderati (0,69%).

Gli altri tre candidati presidenti si fermano a considerevole distanza. La pentastellata Sarah Disabato è al 7,79%%, Francesca Frediani (Unione Popolare) il candidato delle liste 'anti-sistema' Alberto Costanzo (Libertà) sono lontani dalla soglia di sbarramento del 3%.

«Sono molto soddisfatto di questo risultato - ha commentato Cirio - e lo sono soprattutto perché è una conferma nel senso che cinque anni fa per me fu straordinario diventare governatore della mia Regione, ma arrivavo nuovo nel contesto torinese e tanti non mi conoscevano. Oggi essere confermato vuole dire che i piemontesi mi hanno scelto, avendo visto i pregi e i difetti che ognuno di noi ha. Questo mi responsabilizza moltissimo e mi fa dire che domani saremo in ufficio a lavorare per i cittadini del Piemonte. In questa Regione - ha rimarcato - confermare un governo uscente non era scontato. Basta pensare a chi mi ha preceduto, tutte persone di valore come Mercedes Bresso e Sergio Chiamparino, che furono eletti al primo mandato ma poi non riconfermati. Credo mi abbia premiato il fatto di essere una persona fra la gente, di ascoltare tutti, e di cercare sempre di trovare un punto di equilibrio».

«Abbiamo cercato - ha detto invece Pentenero - di fare il possibile per un risultato che è stato solo in parte raggiunto, quindi dobbiamo prenderne atto e con grandi onestà intellettuale continuare a lavorare per il Piemonte».

I SUCCESSI DI GALLO E CALDERONI

«Un risultato che va oltre le più rosee aspettative e che premia quanto fatto a Busca in vent'anni e al meticoloso lavoro di una squadra importante, che ha lavorato bene in tutta la provincia. Dedico questo successo a mio papà che non c’è più e che sarebbe fiero di me. Tutta la lista del presidente Cirio ha ottenuto un risultato straordinario. Credo che questi numeri meritino la giusta attenzione per l’attribuzione di un ruolo importante al servizio del territorio».

Così Marco Gallo, sindaco uscente di Busca, all’indomani della sua elezione avvenuta con un consenso plebiscitario di 8347 ottenuto in provincia di Cuneo nella Lista Cirio che gli conferisce il titolo di “mister preferenza”.

Gallo si mostra prudente e non si sbilancia, ma è assai probabile che per lui si apra ora la possibilità di un incarico in giunta.

Con quali deleghe è presto per dirlo.

Si era vociferato della Sanità, ma gli amici e i suoi mentori gli consigliano di guardare anche verso altre direzioni.vA decidere sarà comunque il presidente Cirio.

Sul fronte opposto del centrosinistra, importante affermazione di Mauro Calderoni, che ottiene complessivamente 7600 preferenze.

Questo il commento all’indomani del risultato: «Buon riscontro del Pd nella Granda che ha messo in campo un’ottima squadra a supporto di Gianna Pentenero nella generosa sfida con Alberto Cirio.

Siamo riusciti ad allestire una squadra di persone competenti e radicate che ci ha consentito di essere molto competitivi nelle 7 sorelle e a ben figurare nelle aree interne della provincia.

Nel mio caso – aggiunge - i riscontri sono stati decisamente superiori alle attese, credo frutto del radicamento e della buona amministrazione a Saluzzo, ma anche tanto lavoro svolto negli anni con i progetti di area vasta nell’ambito della strategia Terres Monviso. Ha molto contato anche l’appoggio di tante e tanti militanti del Pd che mi hanno sostenuto convintamente a seguito del lavoro comune in segreteria provinciale. Continueremo ora con più forza e sempre tanta determinazione l’azione politica per evidenziare i tanti problemi della nostra provincia e per veicolare le nostre proposte».

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