Oltre 2100 firme per il liceo Classico Bodoni
Le firme rilanciano il dibattito sulla città alta
Voleva 500 firme, ne ha raccolte già oltre 2100. Passata la tornata elettorale, e in attesa della chiusura della Maturità, si appresta a tornare in primo piano la questione relativa al trasferimento del liceo Classico Bodoni dalla storica sede in via della Chiesa all’ultimo piano dell’ex tribunale, quello un tempo occupato dalla Procura.
Mercoledì 26, alle 18, si insedierà il nuovo consiglio comunale di Saluzzo, guidato dal neo eletto sindaco Franco Demaria. Lo farà nell’insolita sede dell’Antico Palazzo Comunale, in Salita al Castello, nel salone che può ospitare un centinaio di presenze, molte più di quelle che ne contiene l’aula consigliare in municipio.
Tra il pubblico ci sarà, tra gli altri, Giovani Caligaris, lo studente, sedicenne, del liceo Classico Bodoni, promotore da un paio di mesi, della petizione (culla piattaforma Change.org) per chiedere che la sede del Classico resti nello storico palazzo della città alta che lo ospita da quasi cent’anni.
Una raccolta firme che ha aperto un dibattito anche durante la campagna elettorale, con l’attuale maggioranza che ha più volte avanzato sospetti di manovre politiche dal fronte opposto dietro l’iniziativa.
«In molti conoscono le mie “simpatie politiche” - precisa Caligaris - e la vicinanza al candidato sindaco Giovanni Damiano. Sono peraltro anche nella Consulta provinciale studentesca, ma questa raccolta firme è nata unicamente da uno studente del liceo. Non ci sono fini politici, o altro. E lo dimostra l’alto numero di firmatari, che peraltro, se vogliamo parlare di politica, vanno da destra all’estrema sinistra. La scuola è una cosa di tutti. Il mio obiettivo - aggiunge - è aprire un dibattito, non imporre qualcosa».
Alcuni mesi fa il dirigente scolastico Davide Laratore aveva comunicato che, a settembre (ma i lavori potrebbero richiedere anche qualche settimana in più), per le 5 classi del Classico, e le 3 dello Scientifico oggi ospitate nello storico Palazzo Radicati, sarebbe stata adottata una soluzione temporanea, con il trasferimento al secondo piano dell’ex tribunale, in corso Roma. La Provincia investirà 600 mila euro per l’adeguamento dell’ex Procura.
Gli studenti del Classico, probabilmente, non torneranno più nella vecchia sede, che necessiterebbe di un radicale intervento di ristrutturazione, adeguamento sismico e degli impianti.
La scelta non convince molti studenti: «Abbandonare la storica sede - sostiene Caligaris - senza nemmeno provare a discutere la possibilità di ristrutturare l’edificio non è una scelta che ci piace. Per questo ho deciso di promuovere la raccolta firme. Volevo arrivare a 500, ma oggi i firmatari sono 2144. Con le elezioni amministrative l’argomento è passato, giustamente, un po’ in secondo piano, ma voglio tenere alta l’attenzione. Per questo motivo andrò in consiglio comunale. Non potrò intervenire, ma la mia presenza sta a significare che nei prossimi mesi il sindaco non potrà sorvolare sulla questione».
Nei prossimi anni anche il vicino l’istituto superiore Denina lascerà il centro storico, per trasferirsi nel campus scolastico che verrà costruito in via della Croce. Inevitabile dunque aprire un confronto sul futuro della città alta; quella Saluzzo medievale e rinascimentale da sempre presentata come un gioiello artistico e architettonico, ma tremendamente vuota dal punto di vista di servizi, negozi e turisti. Togliere anche le scuole significherebbe rinunciare ad un flusso di centinaia di ragazzi che, ogni giorno, attraversano le storiche vie.
Ma se il sindaco Demaria sceglie proprio un “salotto” della città vecchia, l’Antico Palazzo Comunale, per il suo insediamento, e lo stesso Comune sottoscrive accordi con i Salesiani per riportare le scuole (il Cnos Fap) nell’ex istituto d’arte, perché non mettere sul piatto, in modo realistico, anche la salvaguardia della sede storica del liceo Classico Bodoni?
Questo e molto altro sulla Gazzetta in edicola e in digitale