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Demaria in Consiglio: aperti al dialogo

Ma la presidenza resta alla maggioranza

Demaria in Consiglio: aperti al dialogo
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Antico Palazzo comunale affollato ma non gremito mercoledì sera 26 giugno per la prima seduta del consiglio comunale dopo l’esito del voto dell’8 e 9 giugno, che ha visto la coalizione di Insieme si può vincere al primo turno con l’elezione a sindaco di Franco Demaria.

Sette erano di punti all’ordine del giorno, come da prassi all’inizio di ogni consiliatura.

Assente giustificato alla “prima” uno dei candidati sindaco, Marco Piccat, impegnato in Spagna in uno dei consueti viaggi-studio legati alla sua attività di docente di filologia romanza.

La seduta non ha registrato particolari spigolosità, se non qualche scambio di fioretto tra Giovanni Damiano, leader della minoranza di centrodestra e Nicolò Valenzano (Sinistra Saluzzese), capogruppo di maggioranza a proposito della presidenza del Consiglio comunale.

La seduta, nella fase iniziale, è stata presieduta dal giovane Andrea Tagliano.

Il neo sindaco, Franco Demaria, in un breve intervento prima del giuramento, ha ringraziato quanti hanno concorso alla sua elezione, manifestando particolare gratitudine alla moglie e alla sua famiglia.

Demaria ha auspicato concordia istituzionale e chiesto collaborazione. «Non prendiamo esempio – ha detto - da quanto succede talvolta in Parlamento. Mi auguro che in questa sede possa esserci sempre un confronto leale e costruttivo pur nella differenza di posizioni».

Nel tendere la mano alla minoranza ha voluto rivolgere un pensiero ai suoi predecessori con cui ha iniziato il suo percorso amministrativo: Mauro Calderoni, Paolo Allemano, Giovanni Greco e Stefano Quaglia.

Concluso il giuramento, hanno preso la parola i due capigruppo, Damiano e Valenzano, i quali, dai rispettivi ambiti, hanno ringraziato i loro elettori e ribadito a grandi linee i loro intendimenti per la consiliatura.

«Voi siete maggioranza - ha affermato Damiano - e a voi compete il governo. A noi la vigilanza sulla correttezza degli atti amministrativi, sapendo che nessuno ha il dono dell’infallibilità».

Valenzano, dal canto suo, ha rimarcato l’ «ottima amministrazione degli ultimi vent’anni, che ancora una volta ha saputo convincere gli elettori».

«Saluzzo - ha detto – è una città che ha grandi risorse ma davanti a sé ha anche grandi sfide. Vorremmo - ha aggiunto rivolto a Demaria - che la tua amministrazione possa essere ricordata non solo per le opere pubbliche realizzate ma anche per aver creato nuovi ponti e saputo aumentare la coesione sociale».

Sull’elezione del presidente del Consiglio comunale, come dicevamo, si è registrata una divergenza di opinioni.

Damiano ha proposto Paola Sanzonio, prima eletta della sua lista civica. «Vorremmo - ha sostenuto - che alle vostre affermazioni di apertura e richiesta di collaborazione facessero seguito atti concreti e questa potrebbe essere l’occasione».

Valenzano ha indicato per la presidenza l’assessore uscente al Turismo Andrea Momberto, elogiandone le qualità di esperienza, moderazione e competenza istituzionale.

«I numeri elettorali - ha detto tra l’altro nel motivare l’indicazione - sono segnali inequivocabili di una precisa volontà della cittadinanza. Siamo certi - ha osservato - che Momberto saprà essere garante di tutto il Consiglio comunale».

L’esito della votazione era scontato e da quel momento Momberto ha assunto la presidenza, fino ad allora retta da Tagliano.

Il resto della seduta è stata dedicata alle nomine di alcune commissioni (elettorale e giudici popolari) senza che vi fosse più alcun elemento di dibattito politico.

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