La lezione di storia di Barbero per 1500 spettatori
Pubblico delle grandi occasioni al quartiere per la serata del prof
“Attraverso festival” ha reso la serata del 2 settembre davvero speciale per il pubblico saluzzese: l’ospite della serata Alessandro Barbero, storico e specialista medievale, ha registrato il tutto esaurito con il suo appuntamento dal titolo “A che ora si mangia? Dal Medioevo ai nostri giorni”. La platea, definita “impressionante” dallo stesso storico, contava 1500 persone.
Il pubblico di Saluzzo ha avuto modo di riflettere su un tema che ai giorni nostri non ha più la medesima importanza, quello delle ore in cui si consumano i pasti. Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, infatti, prima in Inghilterra e poi anche nelle classi agiate del resto d’Europa, l’orario del pranzo inizia a slittare. Pranzare tardi diventa un vero e proprio status-symbol: quanto più tardi ci si sedeva a tavola per il pranzo, tanto di più si era considerati uomini e donne del “gran mondo”. Questo indicatore sociale ha avuto un impatto così grande nella società da lasciare residui anche in molte lingue: è per questa ragione che il pranzo in italiano viene definito a volte come “seconda colazione” e che in inglese “dinner”, derivante dal francese “dîner”, un tempo inteso soltanto come il pasto principale, oggi indica la cena.
Le usanze variano e le persone cambiano: Barbero, con l’aiuto di moltissime fonti, grazie all’enorme attenzione agli orari dei pasti nella letteratura dell’epoca, ha fatto comprendere ai suoi ascoltatori come i comportamenti sociali possano mutare nel tempo, tanto da apparire bizzarri a noi abitanti del ventunesimo secolo.
Una lezione di storia che è riuscita ad interessare numerosissime persone con frammenti di passato solitamente sconosciuti al grande pubblico.
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