Re Quagliano torna protagonista Weekend di spettacoli
Weekend di spettacoli, poi la Fiera si celebra il prodotto tipico dell’autunno costigliolese
C’è fermento all’ombra dei tre castelli. Le principali associazioni del paese, sotto l’egida del Comune e il coordinamento della Pro loco, sono al lavoro da settimane per l’87ª Sagra regionale dell’Uva Quagliano. Mentre continua la campagna di tesseramento per coinvolgere di più la popolazione, si riparte di slancio con l'obiettivo di incrementare il numero degli eventi e valorizzare le specialità tipiche del paese, come avvenuto negli ultimi due anni con l’altra eccellenza del territorio, l’albicocca tonda di Costigliole.
In autunno, però, il re incontrastato è il Quagliano, uva (da cui il vino) che rappresenta l’emblema dell’agricoltura costigliolese e il prodotto classico di un territorio di antica vocazione vitivinicola.
L’aria buona e il microclima mite, unico nei paraggi, hanno attratto nei secoli nobili famiglie che hanno scelto Costigliole come paese elettivo costruendovi dimore, fortezze e palazzi. La collina compresa tra Costigliole e Busca è oggi il luogo di elezione della produzione del Quagliano.
Ha una posizione a levante con i filari orientati da Sud a Nord, posti ad una altitudine compresa tra i 470 e i 500 metri sul livello del mare, che consente di mantenere un vitigno autoctono. Al Quagliano è stata concessa, nel 1996, la Doc Colline Saluzzesi. Ottimo con il dessert, il vino costigliolese è proposto con successo anche in abbinamento ai formaggi freschi o come aperitivo con qualche frutto.
Il calendario della Sagra - che attorno a questo prodotto promuove tutta una serie di iniziative collaterali - si apre venerdì 27 settembre. La parte fieristica della più importante sagra del paese si svolgerà, domenica il 29.
Questo e molto altro sullo speciale sagra del quagliano di Costigliole