Le raviole regine in tavola a Sampeyre e non solo

Corsi e ricorsi storici per le raviole (a Sampeyre si chiamano così, senza la “s” finale). Il piatto “povero” dell’alimentazione di montagna ai tempi in cui nelle famiglie burro e patate la facevano da padroni, ha avuto una nuova ribalta con il boom del turismo, E così le raviole sono diventate a pieno titolo le regine della gastronomia sampeyrese.

Ma è occorso un po' di tempo perché all’inizio al palato dei turisti si preferiva proporre il vitello tonnato e la “cenerentola raviola” ha dovuto faticare qualche anno prima di diventare principessa. Il connubio Fiera di San Michele-raviole si e? quindi rivelato vincente e cosi? ogni anno Sampeyre celebra la rivincita di due sue autentiche tipicita?.

Le raviole, secondo la tradizione, sono un impasto a base di patate, farina e sale, ma poteva variare da famiglia a famiglia, secondo le possibilità di ognuno. In alcuni casi veniva aggiunto l'uovo all'impasto, in altri casi il formaggio, seppur raramente.

Solo negli ultimi anni il Toumin dal Mel è diventato uno degli ingredienti fondamentali delle raviole.

Si può dunque dire che la ricetta base rimane sempre la stessa con le tante varianti, come tante sono le tradizioni di famiglia che le hanno tramandate. La loro forma allungata da sempre le contraddistingue. Condite con burro fuso o con burro fuso e panna, costituiscono un gustoso piatto unico tipico della media e alta valle Varaita.

Il loro nome deriva da “raviulè” che significa far rotolare sul tagliere i pezzi di impasto da cui deriva la caratteristica forma affusolata.

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