Dall’Asl Cn1 la conferma: «Saluzzo resta ospedale territoriale»
Nella conferenza dei sindaci si è fatto il punto sui lavori in corso a Saluzzo e Savigliano
Il focus dell’incontro tra l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi e la Conferenza dei sindaci dell’Asl Cn1, che si è svolto giovedì scorso nel Centro incontri della Provincia a Cuneo, è stato sul nuovo ospedale di Cuneo, al centro di un complicato iter progettuale, approdato nei giorni scorsi nel ricorso presentato dalla Inc Spa, l’azienda privata incaricata della progettazione, poi revocata.
Ma, sollecitati dal sindaco di Moretta Gianni Gatti, vicepresidente della Conferenza dei sindaci, Riboldi e il direttore generale dell’Asl Cn1 Giuseppe guerra, hanno illustrato anche lo stato di avanzamento della progettazione del nuovo ospedale di Savigliano e i lavori in corso nelle strutture territoriali di Saluzzo e Fossano.
Il nuovo ospedale di Savigliano che servirà la pianura con Saluzzo e Fossano, ha ribadito Guerra, non provocherà la dismissione delle altre strutture esistenti.
A Savigliano il Santissima Annunziata diventerà Casa di Comunità, così come a Fossano il Santissima Trinità.
A Saluzzo invece l’ospedale Civile, di proprietà dell’Asl Cn1, subirà la maggior trasformazione con Centrale operativa territoriale, Casa della comunità e Ospedale di comunità. L’intera struttura è oggetto di una serie di finanziamenti per un investimento superiore ai 10 milioni di euro.
Dopo essere stato ospedale Covid in tempo di pandemia, l’ospedale di Saluzzo sta vivendo un profondo restyling che ribadirà il suo ruolo di struttura territoriale, a corredo e supporto dell’ospedale per acuzie che sorgerà tra Savigliano e Saluzzo.
Nei mesi scorsi è entrata in servizio la nuova mensa, così come la dialisi, ampliata e riqualificata nei locali della palazzina Inaudi grazie al contributo fondamentale dei Comuni e delle associazioni del territorio.
L’Ospedale di comunità verrà invece realizzato in un’ala del secondo piano dell’ospedale di Saluzzo, in quello definito “Blocco B” (o ala nuova) dove sono iniziati i lavori ad agosto con demolizioni.
La Casa di comunità, dove trovano spazio i medici di famiglia e i pediatri, oltre ad altri specialisti e ambulatori, sarà invece nel fabbricato storico dell’ospedale che affaccia su via Spielberg, che attualmente già ospita ambulatori e servizi generali. «Non appena ci sarà il via della Soprintendenza - ha ricordato Guerra - potremo partire con i lavori. La centrale operativa è invece stata attivata il 1° giugno ed è collocata al secondo piano dell’ala nuova dell’ospedale».
Contestualmente è in atto un programma di assunzioni: in tutta l’Asl Cn1 mancano 140 infermieri e 60 medici. I primi dovrebbero essere ormai in arrivo. Tra loro anche i 3 infermieri destinati alla dialisi di Saluzzo.
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