Piero Rosso, stimato sindaco per 18 anni
Per tutti gli anni ‘80 ha guidato il paese con la Dc. Aveva 82 anni
Una folla di verzuolesi, tra cui molti ex amministratori (oltre agli attuali), ha preso parte sabato pomeriggio, nella parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo, ai funerali di Pietro Rosso (nella foto), mancato a 82 anni nella notte tra giovedì e venerdì scorso sua abitazione di via Falicetto.
Rosso è stato per un quarto di secolo amministratore comunale nel paese della Burgo, prima come assessore e poi vicesindaco fino al 15 marzo 1975 quando aveva ricevuto il testimone, a metà consiliatura, dall’avvocato Pierluigi Pomero diventando sindaco, incarico che ha mantenuto sino all’8 maggio 1995.
Nel 1980 aveva guidato una giunta di cui facevano parte tre giovani poco più che ventenni, una vera novità per quegli anni nel Saluzzese.
Esponente della Democrazia Cristiana, era stato fautore della prima giunta di centrosinistra favorendo l’ingresso dei socialisti in amministrazione. Per un breve periodo era stato anche presidente della Comunità montana Valle Varaita. Da tutti in paese era conosciuto semplicemente come “Piero” e il suo ufficio era aperto a tutti.
E quando, nel periodo della raccolta della frutta, non poteva essere sempre presente in Comune, riceveva chi aveva istanze da presentargli anche in mezzo ai campi o sulla semovente.
Altri tempi, altre modalità di interpretare il ruolo di pubblico amministratore rispetto alla situazione odierna.
Titolare con il fratello Giuseppe di un’azienda frutticola a metà strada tra il capoluogo e la frazione di Falicetto, era figura stimata per l’equilibrio e la capacità di mediazione, che gli derivavano da un carattere affabile. Aspetti della sua personalità che sono stati ricordati al termine della funzione religiosa dall’attuale sindaco Gianpiero Pettiti. Lascia la moglie Maria Rosa, i figli Cristina, Carlo con Anna, la nipote Emma Virginia, il fratello Giuseppe con le rispettive famiglie.
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