Lavori sul versante francese Apertura dell’Agnello a rischio
Allarme in valle varaita e proteste anche oltralpe: raccolta di firme nel Queyras

Scatta l’allarme rosso per la riapertura del valico dell’Agnello. Quand’anche le condizioni meteo lo consentissero e lo sgombero neve venisse ultimato prima di giugno, la strada del Colle dell’Agnello rischia di non essere agibile che ad inizio luglio.
La tegola questa volta arriva non dal versante italiano bensì da quello d’Oltralpe.
Il Comune di Molines ha infatti disposto la chiusura della strada dal versante francese da lunedì 14 aprile fino a venerdì 27 giugno per lavori relativi ad opere pubbliche nei pressi di Fontgillarde.
Una decisione che non è piaciuta agli stessi francesi, alcuni dei quali hanno promosso una petizione ricordando che l’Agnello è strategico per il turismo in Queyras.
«É una catastrofe per la valle - scrivono i promotori - sia per i commercianti che perdono un terzo del loro giro d’affari che per i turisti e gli abitanti della valle. Questi lavori - fanno notare - sono ampiamente fattibili in autunno. La stagione estiva è già talmente corta per il comparto turistico che sarebbe un vero peccato ridurla ulteriormente in questi prossimi mesi. Motociclisti, ciclisti, automobilisti, quanti si spostano per vacanze: sono migliaia coloro che riceverebbero un grave danno dalla chiusura determinata dai lavori in questo periodo».
Per questo invitano cittadini francesi e anche italiani a firmare «per cambiare le cose e per salvare - dicono - la valle e le vostre vacanze».
Se, come si vede, le reazioni francesi non si sono fatte attendere, anche dal versante italiano si registrano le prime prese di posizione. Andrea Allasina, sindaco di Pontechianale: «La Provincia ci ha fatto sapere che aprirà, come sempre, entro il 15 giugno (tempo permettendo) dopo aver interpellato il Dipartimento francese. Mi è stato riferito che si sta valutando di spostare i lavori da eseguire sulla strada del Comune di Molines, che impedivano l'apertura in concomitanza con la nostra. Speriamo bene».
Conferma Silvano Dovetta, consigliere provinciale con delega a montagna e a viabilità: «Abbiamo avviato da tempo rapporti di proficua collaborazione con la Francia, per cui ho ragione di ritenere che si possa trovare una soluzione. Il Colle dell’Agnello sta diventando ogni anno che passa sempre più importante per l’economia della valle e del Saluzzese. Noi restiamo orientati - sottolinea Dovetta - all’apertura entro il 10-15 giugno e penso che sia un obiettivo realistico. Stiamo facendo di tutto per condividerlo con i colleghi amministratori francesi».
Ora si attende un passo della Regione Piemonte: un ritardo avrebbe da noi lo stesso effetto sull’imminente stagione turistica estiva di quello evidenziato dagli operatori del Queyras.
La petizione, per chi fosse interessato, è reperibile sul sito www.mesopinions.com e sulla pagina Facebook del Colle dell’Agnello.
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