Tornano gli spaventapasseri a Castellar
Oltre 200 nel borgo di Castellar

Da oltre trent’anni, nel mese di maggio, il piccolo borgo di Castellar si trasforma in un museo a cielo aperto, popolato da figure buffe, creative e talvolta poetiche: gli spaventapasseri, detti anche “ciciu” o “barabaciu”, realizzati con i materiali più disparati.Non c’è casa, cortile, vigna o prato che non ospiti una di queste sentinelle dei campi, simbolo di una tradizione che coinvolge ogni angolo del paese. La Festa degli Spaventapasseri, organizzata dall’omonima associazione, richiama ogni anno migliaia di visitatori: scolaresche, famiglie, gruppi di anziani, ospiti dei centri diurni.
INIZIA LO SPETTACOLO
Le auto cedono il passo alle persone, restituendo le vie del paese alla dimensione del cammino slow e della scoperta.
Per rendere ancora più coinvolgente l’esperienza, l’Associazione culturale propone un ricco programma di intrattenimenti. Spettacoli di artisti di strada, concerti di musica dal vivo, laboratori creativi per i più piccoli e mostre tematiche arricchiscono le due domeniche di festa. Uno degli elementi distintivi dell’evento è la sua gratuità, garantita fin dalle prime edizioni per permettere a tutti di partecipare.
L'idea della festa nacque nei primi anni Novanta, dopo un viaggio in Trentino Alto Adige della famiglia di Silvano Borretta, che rimase colpita da una manifestazione dedicata agli antichi mestieri, tra cui spiccavano proprio gli spaventapasseri. Tornati a casa, decisero di reinterpretare quel modello adattandolo a Castellar e valorizzandone le radici contadini. La bellezza del borgo era lo sfondo ideale.
CUSTODI DELLA VITA LOCALE
Come spesso accade, i grandi eventi nascono dalle intuizioni più semplici. La Festa degli Spaventapasseri si è così affermata negli anni come uno degli appuntamenti più amati non solo nel Saluzzese, ma in tutto il territorio circostante, portando avanti lo slogan: «Lo spaventapasseri che veglia sul campo di grano vale molto perché custodisce la vita che nasce...».
Elemento chiave del successo è il coinvolgimento corale: scuole dell’infanzia e primarie (anche del Pinerolese), centri diurni e gruppi di anziani collaborano ogni anno alla realizzazione dei “ciciu”, ciascuno contribuendo con creatività e passione. Questo spirito di comunità ha trasformato la festa in un autentico rito collettivo.
Il percorso lungo le vie di Castellar, tra quasi 200 spaventapasseri, offre ai visitatori un'esperienza capace di suscitare emozioni profonde: sensazioni di stupore, nostalgia, meraviglia.
Emozioni che solo camminando tra quelle figure, vegliardi silenziosi dei campi, si possono davvero cogliere. La lentezza della passeggiata favorisce l’insorgere di pensieri, riflessioni, emozioni...
UN INTERO BORGO IN SCENA
Anche quest’anno, dunque, dalla prima alla seconda domenica di maggio, Castellar rinnova il suo appuntamento. Gli spaventapasseri, come detto oltre 200, sono preparati dagli abitanti del borgo, dalle associazioni del territorio, scuole e famiglie. L’allestimento è in corso. Le due giornate, arricchite da eventi e spettacoli, sono domenica 4 e domenica 11 maggio, ma gli spaventapasseri si potranno ammirare ogni giorno della settimana.