Il percorso verso il nuovo ospedale unico del quadrante Nord Ovest della provincia di Cuneo ha compiuto un nuovo passo avanti con la presentazione ufficiale del progetto alla Crusà Neira di Savigliano, giovedì scorso.
Regione, con la presenza del presidente Alberto Cirio, Asl Cn1 e lo Studio Altieri di Vicenza hanno illustrato a sindaci, medici e associazioni i contenuti di un’opera destinata a cambiare la sanità del quadrante nord ovest dell’Asl composto da Savigliano, Saluzzo e Fossano.
Il cronoprogramma prevede l’apertura del cantiere entro il 2026 e la consegna dell’edificio tra la fine del 2029 e l’inizio del 2030. Il costo complessivo, interamente finanziato da Inail, è di 250 milioni di euro.
L’ospedale “va di corsa”, e non potrebbe essere altrimenti, vista la necessità di blindare i fondi dell’Inail, reclamati anche dall’ospedale della pellerina, alle prese però ancora con l’impasse dei vincoli urbanisici.
COSÌ SARÀ L’OSPEDALE
Il nuovo complesso sorgerà alle porte di Savigliano, lungo la provinciale per Saluzzo, su un’area di 14,5 ettari. La struttura principale avrà una superficie di 58 mila metri quadrati distribuiti su quattro piani, a cui si aggiungeranno gli edifici di servizio. Nel complesso si arriverà a circa 61 mila metri quadrati coperti.
I posti letto saranno 390, suddivisi in 287 per la degenza ordinaria e 80 tecnici. Sono previste otto sale operatorie e tre sale parto, con la concentrazione in un’unica sede di reparti e servizi oggi frammentati. A completare il quadro, 875 parcheggi su una superficie di 20 mila metri quadrati e 70 mila metri quadrati di aree verdi.
L’organizzazione interna è stata studiata per rispondere alle esigenze di pazienti, visitatori e operatori sanitari, con percorsi dedicati e accessi distinti.
Piano terra: cuore dei servizi per il paziente, con pronto soccorso dimensionato per affrontare emergenze di massa (pandemie, incidenti nucleari o sismici), 60 posti letto per la medicina d’urgenza, blocco operatorio e radiologia in adiacenza.
Primo piano: area del visitatore, con il Cup, i poliambulatori e le degenze di chirurgia per un totale di 151 posti letto.
Secondo piano: reparti di medicina, con la cardiologia al centro, e 94 posti letto.
Terzo piano: degenze di chirurgia e il polo “donna-bambino”, con ostetricia e pediatria.
Piani tecnici: il quarto livello sarà riservato a impiantistica e servizi, sopra i quali troverà posto l’elisuperficie.
SOSTENIBILE E INNOVATIVO
Il progetto pone forte attenzione all’impatto ambientale e alla riduzione dei consumi. L’edificio sarà alimentato da un impianto di geotermia che sfrutterà 12 pozzi capaci di prelevare 98 litri d’acqua al secondo, integrato da pannelli fotovoltaici. È prevista la realizzazione di due bacini di laminazione con una capacità complessiva di 7 milioni di litri, utili alla gestione delle acque meteoriche.
Tutto il materiale scavato verrà riutilizzato in loco, con barriere verdi e acustiche a protezione della strada provinciale. L’attenzione alla sostenibilità si traduce anche in una progettazione mirata a ridurre sprechi energetici e a garantire il massimo comfort termoacustico.
LA VIABILITÀ
La costruzione del nuovo ospedale comporterà interventi significativi anche sulla viabilità. È previsto un primo tratto della futura tangenziale di Savigliano, indispensabile per facilitare i collegamenti con i centri vicini e alleggerire il traffico in ingresso alla città. All’interno del complesso saranno garantiti percorsi separati per pazienti, visitatori e logistica.
Il progetto, elaborato da un team multidisciplinare dello Studio Altieri, è frutto di mesi di lavoro e di confronto con la direzione sanitaria e tecnica dell’Asl. Le criticità non mancano: dalla gestione delle falde acquifere alla necessità di perfezionare gli accessi viari, fino al nodo delle tempistiche legate al programma Inail.
Tuttavia, la presentazione del piano definitivo segna un punto di svolta concreto dopo anni di attese e discussioni.
Se rispettati i tempi, entro il 2030 il territorio del Nord Ovest cuneese potrà contare su una struttura sanitaria moderna, tecnologica e sostenibile, concepita per rispondere alle esigenze di un bacino di utenza ampio e per garantire una sanità di prossimità efficiente e sicura.
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