«Lo abbiamo lasciato intendere chiaramente, anche con la presa di posizione dell’associazione “Insieme si può”, della quale tutti noi facciamo parte, ma per garbo istituzionale volevamo che ci fosse un pronunciamento formale del Consiglio comunale. Vista la vostra interrogazione, anticipo ciò che diremo nell’apposita seduta di qui a una decina di giorni: siamo non solo perplessi, ma contrari all’impianto di biogas in località Ruata Eandi».
Così la vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Francesca Neberti, rispondendo a un’interrogazione delle minoranze.
L’amministrazione comunale, in vista della Conferenza dei servizi convocata dalla Provincia per il 15 ottobre, ha affidato due consulenze: una legale all’avvocato Comba di Torino e l’altra tecnica al geologo Bauducco di Fossano.
«Siamo un’amministrazione di centrosinistra, attenta e sensibile alle problematiche ecologico-ambientali – ha osservato Neberti – per cui siamo spaventati dall’insediamento di un impianto di queste dimensioni in quella zona, dove risiedono persone e sono attive aziende agricole».
Presenti in sala alcuni residenti di Ruata Eandi.
«Vorrei – ha detto il consigliere di minoranza Riccardo Conte – che le perplessità evidenziando adesso le aveste espresse anche a proposito dell’impianto Sedamyl».
«Non capisco perché – si è chiesto Giovanni Damiano, sempre dai banchi dell’opposizione – si sia tergiversato così tanto, visto che la prima Conferenza dei servizi si era tenuta nel luglio del 2024».
Ancora Paola Sanzonio, sempre dalle fila della minoranza, di rincalzo: «Bisognava attivarsi da subito – ha affermato – con i pareri legali e tecnici».
La prossima settimana la Commissione urbanistica prenderà visione dei pareri tecnici richiesti; poi verrà convocata un’apposita seduta di Consiglio sul tema. Si è appreso che sono pervenute in questo periodo varie osservazioni, tra cui quelle di alcuni residenti, del consigliere regionale Calderoni, di Legambiente e altre associazioni ambientaliste, e delle principali organizzazioni agricole.
Dopo le parole della vicesindaco Neberti, è chiaro comunque che l’amministrazione comunale, per la parte di sua competenza, dirà no all’impianto di biogas. L’ultima parola spetta alla Conferenza dei servizi della Provincia. Questa non potrà non tenere in conto il parere del Consiglio; tuttavia, non è difficile ipotizzare che la società Aky Biomethane vorrà far valere le sue ragioni.