strade maestre

La scuola si apprende camminando

L’inedito progetto educativo ha fatto tappa nel Saluzzese

La scuola si apprende camminando

Lunedì 6 e martedì 7 ottobre il progetto educativo itinerante “Strade Maestre” ha fatto tappa nei comuni di Barge e Bagnolo, prima di arrivare a Saluzzo. Una classe composta da 14 ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni, insieme a cinque insegnanti e alcune guide escursionistiche, ha soggiornato presso il monastero di Pra d’Mill a Bagnolo, dopo aver percorso a piedi i sentieri montani da Torre Pellice. Ad accogliere il gruppo l’assessore Roberta Castagno dell’Unione dei Comuni di Barge e Bagnolo, presente per la foto di rito prima della partenza. Dopo una breve sosta per la colazione a Barge, i camminatori hanno proseguito verso Saluzzo.

Strade Maestre, giunto alla sua seconda edizione, è un percorso educativo unico: durante 240 giorni di viaggio, i partecipanti percorreranno circa 1.000 chilometri a piedi, zaino in spalla, dalla Valle d’Aosta fino alla Sicilia, attraversando anche la Francia e la Sardegna. Il progetto, promosso dalla cooperativa sociale CamminaMenti e sostenuto da realtà come il Club Alpino Italiano e l’Associazione Italiana Guide Escursionistiche, combina cammino, natura e apprendimento. Le lezioni seguono il programma ministeriale, con approfondimenti, verifiche e attività pratiche, guidate da insegnanti e tutor.

Martedì sera il gruppo è giunto a Saluzzo, ospitato nel nuovo ostello-foresteria dell’ex caserma Musso grazie alla collaborazione della Fondazione Amleto Bertoni nell’ambito del Festival dell’Outdoor. Qui, tra due notti di sosta, i ragazzi hanno avuto modo di dedicarsi alla didattica, sistemare lo zaino, riposare e visitare la città vecchia. «In casi come questo – spiega Sergio Tamburi, referente del gruppo – possiamo concentrarci sulla didattica, concederci momenti di libertà e conoscere meglio le persone».

«È il secondo anno di progetto – aggiunge Pietro Vertamy, docente di Storia e Storia dell’Arte -. L’anno scorso il gruppo era di otto ragazzi, quest’anno siamo di più. Ragazze e ragazzi, d’accordo con le famiglie, partono per studiare nove mesi lontano da casa, vivendo un’esperienza formativa intensa e unica, in buona parte a piedi». Accanto a Vertamy, il team di docenti comprende Cristina Milano (Scienze e Chimica), Valentina Frasissi (Italiano e Filosofia) e Alessandro Pintus (Motoria), supportati da altri insegnanti ed esperti durante i periodi residenziali o specifici itinerari.

Il percorso è impegnativo non solo fisicamente, ma anche a livello organizzativo: superare giornate lunghe di cammino, gestire lezioni senza la strumentazione della classe tradizionale e garantire la continuità del programma ministeriale richiede grande coordinamento. «Il viaggio di ogni ragazzo – spiega Tamburi – è prima di tutto conoscenza di sé, poi esperienza di gruppo e infine scoperta dell’Italia, intesa come incontro con persone, luoghi e culture diverse».

Dopo Saluzzo, la classe è ripartita verso Busca, Dronero e Cuneo, dove è stata protagonista di una giornata di incontri pubblici, prima in municipio e poi al campeggio Bisalta.

Strade Maestre tornerà a Saluzzo con una delegazione nel prossimo marzo, a Didattiland, per il Monviso Outdoor Festival, per raccontare e condividere l’esperienza di scuola in cammino.

Questo e molto altro sulla Gazzetta in edicola e in digitale