Cent’anni di vita, gran parte dei quali trascorsi dietro lo sportello o alla guida di un ufficio postale. È la storia di Bruna Andreis, saluzzese, per decenni direttrice in molti comuni del Cuneese, che ha festeggiato il suo secolo di vita circondata dall’affetto dei familiari e dall’omaggio delle Poste Italiane.
Nella mattinata di venerdì, all’ufficio postale di via Peano, i colleghi di oggi l’hanno accolta con fiori, applausi e una grande torta, insieme alla direttrice delle Poste di Saluzzo Gina Cusano e a quella di Cuneo Concetta Agrò.
«Bruna è una delle postali più anziane del Piemonte – ha ricordato Cusano – e rappresenta un esempio di forza, dedizione e vicinanza al cittadino. Da lei impariamo che il lavoro non è solo efficienza, ma anche umanità e ascolto».
Nata e cresciuta a Saluzzo, Bruna ha iniziato giovanissima il suo percorso postale dopo aver vinto un concorso a Roma. «Avevo studiato notti intere – racconta -. Appena uscita dagli esami mi sono seduta su un gradino e mi sono addormentata per la stanchezza». Da allora una carriera lunga e intensa, culminata con la direzione di numerosi uffici: Pagno, Cervignasco, Vernante, Bagnolo e Vezza d’Alba, dove ogni settimana si recava in treno da Saluzzo, restando fino al venerdì.
Tra i ricordi, non mancano episodi curiosi e momenti difficili. «A Vezza – sorride – veniva ogni giorno un topolino a mezzogiorno: gli lasciavo qualche briciola, era diventato quasi un collega». Ma ci furono anche le tre rapine subite in carriera, una delle quali con una pistola puntata: «Non ho mai perso la calma né la fiducia nella gente».
Bruna ha sempre affrontato il lavoro con pazienza e spirito di servizio. Racconta di aver lasciato un materasso in ufficio per i colleghi in trasferta e di aver ricevuto il Premio della Cortesia dalle Poste di Cuneo. «Ho sempre voluto bene a tutti, soprattutto agli anziani – dice -. Li ascoltavo, li capivo. La posta era la mia missione».
Ancora oggi conserva la passione per i francobolli, che colleziona per sé e le sorelle. Vive nella sua casa di Saluzzo, autonoma e lucida, con accanto un piccolo cane e il sostegno della sorella Marisa, del fratello Gigi e dei tanti nipoti.
La famiglia Andreis è una vera “dinastia postale”: in sette, tra fratelli e cugini, hanno lavorato o lavorano ancora in posta, anche oltreoceano.
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