Domenica scorsa, tra i filari di mele di Pierpaolo Garnero, a cavallo tra Piasco e Venasca, la famiglia giapponese di Minami Kawashima ha scoperto la campagna con gli occhi di chi la vede per la prima volta. Con i bambini di 3 e 5 anni a correre tra le piante con i gambali ai piedi, Tokyo sembrava lontanissima, sostituita dai profumi della terra e dal rosso intenso delle mele Fuji.
«Quella della famiglia Kawashima è una piccola favola che ci invita a riflettere e a dare valore alle cose semplici» racconta Garnero, titolare dell’azienda agricola “Giurset” e presidente del Consorzio Mele Valle Varaita. Il marito di Minami, trasferito a Torino per lavoro, ha potuto riabbracciare la famiglia arrivata dall’altra parte del mondo, attratta dalla possibilità di raccogliere le mele direttamente dagli alberi.
«Un’esperienza che in Giappone non avevano mai provato – spiega Garnero -. Essendo gente di città, non sapevano nemmeno come fosse fatto un frutteto né come si raccoglie la frutta». Tre anni fa, il produttore ha lanciato il progetto che permette ai visitatori di diventare “contadini per un giorno”, toccando con mano la qualità dei frutti e portandosi a casa mele a chilometro zero. «Le richieste sono quadruplicate rispetto al primo anno e l’interesse di una famiglia giapponese ci ha sorpreso».
Prosegue Garnero: «Mio fratello Daniele, insieme a mamma Agnese e a mio nipote Matteo, che ha fatto da traduttore in inglese, ha mostrato come raccogliere correttamente le mele e ha raccontato le caratteristiche del frutteto ai piedi delle montagne. I bambini correvano tra i filari, incuriositi dai colori e dal profumo dei frutti, mentre Minami non smetteva di fotografare ogni dettaglio».
«In realtà – sottolinea Garnero – anche molte famiglie italiane apprezzano l’occasione di vivere la campagna da vicino. Spesso non ci rendiamo conto che i nostri ambienti rurali sono una vera ricchezza da preservare».
Al termine della visita, la sorpresa più grande è stata il prezzo delle mele: «Non credevano che una cassetta intera costasse una decina di euro – conclude Garnero -. Ci hanno raccontato che in Giappone arrivano a pagare fino a 4 euro per ogni singola mela». Un piccolo paradosso che ha reso ancora più tangibile il valore del lavoro agricolo e la bellezza della valle Varaita.