new carni dock lagnasco

Arriva il gruppo Formento Nasce la New Carni Dock

Il colosso di Montanera perfeziona l’acquisizione, vita nuova per il Crudo di Cuneo

Arriva il gruppo Formento Nasce la New Carni Dock

«Siamo in Piemonte, nella meravigliosa provincia di Cuneo. Carni Dock nasce nel 1990 dall’unione delle famiglie Allasia e Rubiano, che hanno alle loro spalle una storia importante, con quattro generazioni specializzate nell’allevamento, nella macellazione e nella lavorazione delle carni suine».

Così si presentava, 35 anni fa, l’azienda lagnaschese che ha segnato un’epoca. Forte dell’esperienza di due dinastie di produttori insediati tra Cavour e Villafranca Piemonte, il marchio Carni Dock si è imposto nel settore agroalimentare, cavalcando anche il brand del prosciutto tipico Crudo di Cuneo Dop.

Ora si volta pagina. L’azienda passa di mano: il gruppo Formento di Montanera acquisisce il ramo d’azienda di Carni Dock, rafforzando la presenza nel comparto suinicolo e dei salumi. L’operazione segue di un mese il rinnovo dei vertici del Consorzio Crudo di Cuneo Dop, oggi presieduto da Ambra Formento dopo le dimissioni di Chiara Astesano.

Mancato prematuramente nel 2018 Luigi Allasia, il manager protagonista del successo, Carni Dock era entrata in crisi nel 2023, venendo affidata al colosso Mec (gruppo Formento) nel novembre 2024, tramite un contratto di affitto di azienda stipulato durante la composizione negoziata.

La successiva omologazione, nel luglio 2025, del concordato semplificato da parte del Tribunale di Cuneo, ha permesso di completare il percorso e giungere alla firma d’acquisto definitiva.

Il gruppo Formento, punto di riferimento piemontese nella produzione di carne bovina, consolida così il percorso di crescita e diversificazione del gruppo, che affianca al proprio core business un presidio sempre più rilevante nel comparto suinicolo.

FATTURATO A 300 MILIONI

Nel contempo Formento ha portato a termine anche l’integrazione del Salumificio Cavallo di Beinette, rafforzando ulteriormente la competitività del gruppo, che raggiunge un fatturato di circa 300 milioni di euro e un organico di circa 450 addetti, con 130 posti di lavoro salvaguardati.

«Questa acquisizione rappresenta un passo strategico – dichiara l’amministratore delegato Claudio Formento – per noi e per l’intero settore agroalimentare nazionale. Abbiamo garantito continuità a una realtà produttiva di grande valore, che ha saputo rialzarsi puntando sulla qualità e sul lavoro di squadra. È un esempio di come fare rete possa rafforzare e promuovere il Made in Italy».

L’operazione arriva a un mese dal rinnovo dei vertici del Consorzio di tutela e promozione del Crudo di Cuneo Dop, avvenuto a inizio ottobre, che ha visto la nomina di Ambra Formento – già Cfo del gruppo e parte attiva nel rilancio di Carni Dock – alla presidenza del Consorzio, affiancata dai vicepresidenti Paolo Dadone Marchisio e Guido Riberi.

Sebbene temporalmente distinta, la coincidenza tra le due dinamiche conferma il ruolo sempre più centrale del gruppo Formento nella filiera suinicola regionale, dalla macellazione alla trasformazione fino alla tutela del prodotto Dop. Una responsabilità che, nelle parole di Ambra Formento, è «un impegno a valorizzare un’eccellenza piemontese unica nel panorama nazionale».

L’acquisizione è stata seguita, per il gruppo Formento, dallo studio legale Lexant con i partner Andrea Davide Arnaldi e Nicola Traverso; come advisor finanziario da Dalmasso Studio Commercialisti con la founder Sara Dalmasso; sotto i profili del diritto del lavoro dall’avvocato Corrado Caviglia; per l’azienda dalla Cfo Ambra Formento.

Carni Dock è stata assistita dall’avv. Marco Aiello e dallo studio Acciaro & Associati. Alla vendita ha dato corso il liquidatore giudiziale Enrico Daniele.

LA STORIA DELLA DOP

Luigi Allasia, stroncato a 50 anni da un male incurabile dopo aver fondato Carni Dock con Pierino Rubiano, era molto stimato nel Cavourese e nel Saluzzese. Tutti lo ricordano come un uomo di grandi valori morali, coraggioso, professionale e lungimirante. La sua idea di avviare una produzione industriale di prosciutto crudo mantenendo le caratteristiche della lavorazione artigianale ha dato al Piemonte un Crudo Dop. Il riconoscimento è arrivato nel 2009 per un prodotto di altissima qualità, ben riconoscibile sul mercato e venduto solo nei negozi e nei ristoranti di nicchia.

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