Baladin lascia Saluzzo e chiude la birreria
È durata nove anni l’esperienza del Baladin Cafè di Saluzzo. Il locale di via Vacca, all’angolo con piazza Vineis, nel cuore dell’isola pedonale (già sede della mitica Tampa e poi del De Gustibus), ha chiuso i battenti. Lo stop, che a molti sembrava temporaneo, è diventato definitivo, come annunciato dal birrificio lo scorso 12 febbraio.
Una scelta, comunicano i vertici dell’azienda artigianale di Piozzo, «dovuta alla volontà di concentrare le energie in un importante progetto di sviluppo dell’azienda, sempre in provincia di Cuneo. Essendo ancora prematuro parlarne, verrà illustrato a tempo debito».
Teo Musso, proprietario del birrificio, commenta: «Chiudere il locale di Saluzzo è stata una necessità dettata. Avevamo l’esigenza di concentrare l’attenzione su importanti progetti di sviluppo su cui stiamo lavorando. Mi rattrista chiudere uno dei nostri locali perché mi sento un po’ il “papà” di ogni luogo Baladin. Ci investiamo tante energie nel progettarli e nel condurli. Saluzzo è il primo locale gestito assieme al mio socio e amico Elio Parola con cui ho proseguito lo sviluppo della rete di punti vendita. Proprio con lui stiamo lavorando su una nuova ed ambiziosa idea che necessita di tutte le nostre energie fisiche e finanziarie».
All’interno del locale, che negli anni è diventato uno dei più frequentati della Movida Saluzzese, operavano tre dipendenti, ricollocati nel gruppo Baladin, che conta ora su tre locali in provincia, a Piozzo, Cuneo e Cortemilia. A questi si aggiungono inoltre i birrifici di Torino, Bologna, Roma, Milano, Jesolo e Londra, oltre a due resort a marchio Baladin, in Marocco e a Zanzibar.