«Ora voglio un ritorno alla normalità»
Annalisa Re, la saluzzese che vive a Vo’ Euganeo, il comune del Padovano dove si è registrato il focolaio del coronavirus, sta bene: «Il tampone ha dato il suo responso: negativo. E mi sento più sollevata».
Vive in una casa in centro, con il proprio cane, in attesa che termini lo stato di isolamento a cui il paese di 3300 abitanti è sottoposto da due settimane. Racconta: «Rifletto su quello che stiamo affrontando e cerco di coglierne i lati positivi; si è formato un clima di solidarietà tra la gente. Ci si saluta di più, si scambiano due parole (mantenendo le distanze). Si è spezzata la routine quotidiana e si vive in questa realtà “parallela”, trascorrendo le giornate sistemando le varie scartoffie, cucinando in attesa che tutto questo finisca per rivedere i miei figli e i tanti amici che mi hanno manifestato la loro solidarietà».
Non tutto però va come si vorrebbe. le giornate sono lunghe e monotone, e non è semplice rinunciare alla routine quotidiana del lavoro, dell’incontro con i colleghi o gli amici. Inoltre c’è sempre il rischio che qualche nuovo caso possa prolungare lo stato di allerta e di isolamento in paese.
insomma, anche Annalisa ora desidera che tutto termini al più presto: «Sono certa che Vo’ si rialzerà più forte di prima. Nessuno però parla di cifre. Non sappiamo i numeri dei contagiati, né cosa succederà nei prossimi giorni».