La notte violenta del Carnevale finirà in consiglio comunale jpfasufoas jdieci venti ffggffgfgffgpasufpoasdufpoasd
Coda polemica di Carnevale con indagine da parte dei carabinieri.
Nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 febbraio, un piaschese è stato vittima di un pestaggio sotto casa, poco distante dal tendone dove la festa stava ormai volgendo a termine.
Da quanto si sa l’uomo era sceso in strada per invitare alcuni soggetti particolarmente esuberanti ad abbassare i toni. Per tutta risposta sarebbe stato malmenato a tal punto da dover ricorrere alle cure mediche con una prognosi di 20 giorni.
I responsabili sarebbero già stati individuati e la loro posizione è ora al vaglio delle forze dell’ordine.
La questione avrà però uno strascico anche sul piano amministrativo dal momento che i consiglieri di minoranza del gruppo Piasco per passione hanno inoltrato un’interrogazione al sindaco Roberto Ponte
Paolo Trovò, Stefania Dalmasso e Anna Paseri si fanno interpreti dei sentimenti di parecchi residenti evidenziando il fatto che, all’indomani della baldoria, l’area circostante il tendone sembrava un campo di battaglia con “escrementi, bottiglie di vetro rotte e rifiuti sparsi ovunque, anche nei giardinetti circostanti”.
«Il sindaco - scrivono i consiglieri di minoranza - ha firmato un’ordinanza che di fatto autorizzava lo svolgimento della festa fino alle 4 del mattino, nella notte tra venerdì e sabato, e fino alle 3 del mattino, nella notte tra sabato e domenica, decisione che non ha uguali nei Comuni limitrofi. Atti vandalici - aggiungono - sono state perpetrate su auto e muri di via Roma, e il tendone delle feste viene allestito in centro paese, nelle vicinanze della casa di riposo, costringendo un buon numero di cittadini a spostarsi in altri luoghi come seconde case o addirittura alberghi per poter dormire».
Gli esponenti dell’opposizione chiedono a Ponte di informare il consiglio comunale e vogliono chiarimenti sull’ordinanza che ha consentito i festeggiamenti fino alle 4 del mattino, «affinché in futuro si valuti meglio, consultando Questura e forze dell’ordine e si agisca con maggior sintonia con la Pro loco e le amministrazioni comunali dei paesi vicini».
Trovò, Paseri e Dalmasso suggeriscono di individuare un’area idonea per questi tipi di eventi, magari fuori dal concentrico, con eventuale possibilità di servizio navetta.