Settegiorni Nuova Imu e beni strumentali Appello di Confagricoltura
Con una lettera inviata a tutti i Comuni della provincia, Confagricoltura Cuneo ha invitato le amministrazioni a valutare la riduzione dell’aliquota della cosiddetta “nuova Imu” sui fabbricati rurali ad uso strumentale, affinché non aumentino la tassazione su beni necessari e indispensabili per lo svolgimento dell’attività agricola.
Spiega il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia: «Facendoci portavoce delle istanze delle imprese del settore primario, abbiamo anzitutto voluto far giungere a tutti i sindaci del nostro territorio la preoccupazione per le conseguenze che potrebbe generare la nuova imposta, in un momento già particolarmente difficile per il comparto»,
La legge di bilancio 2020 prevede, infatti, la sostituzione delle “vecchie” Imu e Tasi con un’unica tassazione degli immobili, chiamata “nuova Imu” o “Local Tax”. Se la Tasi si applicava ai fabbricati rurali a uso strumentale con un’aliquota non superiore all’1 per mille, dando però facoltà ai Comuni di ridurla, analoga procedura si può seguire con la nuova imposta, che allo stesso modo non potrà comunque superare l’1 per mille. Le amministrazioni possono quindi intervenire riducendo l’aliquota.
I fabbricati rurali a uso strumentale sono sostanzialmente quegli immobili (serre, depositi attrezzi, allevamenti) posti al servizio di terreni agricoli e dell’azienda con una funzione produttiva connessa all’attività agricola.