Oltre 1100 finora le presenze al Pas Pronti i nuovi progetti per l’accoglienza

Dal 19 giugno al 22 novembre dello scorso anno, all’interno del Pas nella ex Caserma Filippi, sono stati ospitati 629 braccianti africani, contro i 516 del 2018. Altri 502 hanno usufruito dei servizi diurni. In totale sono transitate 1131 persone.

Sono i numeri esposti nel corso della conferenza “Passi avanti” organizzata a Saluzzo alcune settimane fa. Gli addetti del Pas hanno registrato 2.590 contratti di lavoro, quasi mille in più rispetto al 2018. Basso ancora il numero di Comuni che hanno aderito all’accoglienza diffusa. Nel 2019, con Saluzzo, solo Lagnasco Verzuolo, Costigliole, mentre la mappa geografica dei contratti, segnala oltre 500 presenze in centri del territorio anche se un numero altissimo di stagionali fa capo al dormitorio del Foro boario a Saluzzo.

«Rispetto al 2018 - hanno spiegato i relatori - il Pas ha dato ospitalità a più lavoratori ma, aspetto fondamentale, ha registrato un numero significativamente maggiore di contratti, ma occorre collaborare con una cabina di regia pubblico-privata territoriale».

In questa direzione sono stati presentati alcuni progetti già approvati sul Saluzzese, che verranno finanziati da fondi nazionali ed europei.

La collaborazione con “Ilo”, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il lavoro dignitoso, verrà realizzato il progetto “Dignità nei campi”.

Attraverso il Fami - il “Fondo asilo migrazione e integrazione” istituito dall’Unione Europea - verrà finanziato il progetto “La Buona Terra” con un milione e 700mila euro per il territorio di Saluzzo, allo scopo di garantire dignità e legalità ai lavoratori, prevenire lo sfruttamento e al tempo stesso consentire alle imprese agricole di sostenere la concorrenza internazionale. Avviato dalla Fondazione “Osservatorio Agromafie”, insieme a Coldiretti e Anci, è stato illustrato martedì 18 febbraio a Roma.