Costigliole Multa salata (25 mila euro) e stop all’attività fino al 6 aprile Castello Rosso, una stangata per la festa-disco dei giovani La legale: al momento dell’evento l’unico obbligo riguardava il rispetto della distanza di un metro

Costigliole Multa salata (25 mila euro) e stop all’attività fino al 6 aprile Castello Rosso, una stangata per la festa-disco dei giovani La legale: al momento dell’evento l’unico obbligo riguardava il rispetto della distanza di un metro
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Una stangata. Per la serata musicale organizzata il venerdì precedente la stretta finale delle misure sul coronavirus, il Castello Rosso ha subito una pesante sanzione pecuniaria (25 mila euro) e l’inibizione a ogni attività fino al 6 aprile.

Quel venerdì notte centinaia di giovani (riconosciuti anche dalle foto postate su Facebook) avevano promosso due feste con musica e balli nel complesso di Costigliole - noto per il suo centro benessere frequentato dai Vip - e in un circolo Acli di frazione Passatore a Cuneo. Il giro di vite disposto dalle autorità ha fatto scattare i controlli delle forze dell’ordine. Secondo la questura, le due “discoteche abusive” sono entrate in funzione quando gli assembramenti erano comunque vietati per motivi di sicurezza.

Nel caso di Costigliole il “Castello Rosso srl” resterà chiuso fino al 6 aprile con stop a tutte la attività (albergo, ristorazione, centro benessere). Il circolo Acli alle porte di Cuneo resterà chiuso invece fino al 3 aprile. Anche in questo caso il gestore è stato denunciato.

La legale della società che gestisce il Castello Rosso, avvocato Giovanna Supertino, ha diffuso un comunicato in cui precisa i contorni della vicenda dal punto di vista della proprietà. «Il mio cliente Roberto Pio - scrive l’avv. Supertino - contesta i fatti così come narrati in quanto sembrerebbe che alla data del 6 marzo il Castello Rosso non potesse organizzare alcun tipo di evento simile».

Continua la nota della legale: «In verità l’evento è uno dei tanti da sempre organizzati dal Castello Rosso, location d’eccellenza nel proprio settore. L’unica prescrizione vigente fino a venerdì scorso, poi cambiata con il decreto dell'8 marzo del governo, prevedeva il “rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”. Solo 4 giorni dopo è stata disposta la sospensione di tali tipi di eventi, dapprima ad alcune zone e successivamente a tutto il territorio nazionale».

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