Il sindaco tranquillizza i cittadini: età e modalità di cura escludono l’ipotesi di una diffusione del contagio Revello, un caso Covid-19 Anziano va in quarantena
«È una persona molto anziana, sarà in isolamento con sorveglianza attiva per 10 giorni. Difficile che abbia avuto contatti con altri concittadini, neppure attraverso i famigliari, che si sono attenuti scrupolosamente alle direttive». Così il sindaco di Revello Daniele Mattio cerca di rassicurare i concittadini.
Lunedì pomeriggio ha diramato una nota con l’annuncio del primo caso di coronavirus sul territorio revellese. Poche ore dopo il collega di Saluzzo, dove è stata presa un simile misura, ha informato la cittadinanza che l’Asl gli aveva appena notificato la segnalazione di un contagio, per un paziente che risulta da inizio settimana “in isolamento domiciliare fiduciario”.
Età del paziente e gestione della malattia dovrebbero scongiurare il pericolo di una diffusione del virus, quindi i cittadini possono stare tranquilli, continuando a rispettare le norme dei decreti ministeriali. Mattio augura al revellese in quarantena una pronta guarigione e si unisce ai ringraziamenti per lo sforzo profuso da sanitari, forze di polizia, dipendenti comunali e volontari di protezione civile.
Il comandante dei carabinieri di Revello Patrizio Sau: «La situazione del nostro territorio è ampiamente nella norma. Ho potuto constatare il rispetto delle nuove regole comportamentali. Serve un ulteriore sforzo. I carabinieri sono sempre a disposizione».
LE DISINFEZIONI IN VALLE
Per giorni si è rincorsa la voce che sarebbero occorse misure draconiane per limitare la vita del virus in ambienti aperti, dato che per una buona parte degli esperti si tratta di un bacillo in grado di sopravvivere a lungo su diverse superfici.
A macchia di leopardo molti Comuni hanno adottato iniziative di disinfezione delle vie pubbliche. I primi a partire in valle Po sono stati Sanfront e Revello. La bonifica è stata effettuata in particolare nei luoghi di sosta normalmente più frequentati dalla cittadinanza, con lavaggi a base di ipoclorito di sodio.
Altri paesi hanno invece preferito attendere.
L'Unità di Crisi regionale ha confermato di non aver impartito alcuna indicazione in tal senso. L’Agenzia regionale per la protezione ambientale, in definitiva, ha detto no ai “lavaggi delle strade”: «Non è efficace nella lotta al Covid-19 ed è una pratica dannosa per l'ambiente: può contaminare le acque di falda, direttamente o attraverso i suoi prodotti di degradazione».
L’assessore regionale Marnati si rivolge ai sindaci: «Effettuate l’igienizzazione solo negli ambienti con superfici che possono interagire con le vie di trasmissione umana: naso, bocca, occhi».