Stop ai contagi, fermi a cinque Si vede la luce in fondo al tunnel BUSCA: 35 IN QUARANTENA, FUNZIONA IL PIANO DI COORDINAMENTO COMUNALE

Stop ai contagi, fermi a cinque Si vede la luce in fondo al tunnel BUSCA: 35 IN QUARANTENA, FUNZIONA IL PIANO DI COORDINAMENTO COMUNALE
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È stata una settimana di passione e preoccupazione a Busca: la città si è scoperta uno dei centri con il più alto tasso di contagiati da Covid-19 in proporzione alla popolazione. E ogni giorno fino a sabato sono aumentati anche i casi di cittadini che hanno confermato contatti con pazienti infetti. Poi, da domenica, una stabilizzazione dei numeri ha fatto tirare un sospiro di sollievo.

Martedì si contano 5 casi positivi, di cui due ricoverati all’ospedale Carle e Santa Croce di Cuneo. Per uno di questi, visti i progressi nella guarigione, sono previste le dimissioni (e la terapia domestica) nell’arco di una settimana. Tre contagiati sono trattati a domicilio, ma le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni.

Vi sono poi circa 35 buschesi che si sono autodenunciati per aver avuto contatti con i 5 contagiati della città o altri: per questi vige la quarantena fiduciaria, monitorata dal personale medico. Due residenti sul territorio comunale sono deceduti 10 giorni fa per gli effetti del Coronavirus.

Sindaco Marco Gallo, ci racconta gli ultimi giorni?

«Il picco di metà settimana ci ha preoccupati alquanto. Poi la situazione si è stabilizzata e in questi ultimi giorni si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel. Teniamo sempre alta l’attenzione ma guardiamo con fiducia al futuro».

Come funziona la macchina del Coc, che tra i primi avete attivato in provincia?

«Il Centro operativo comunale ha visto massicciamente impegnati polizia municipale e carabinieri. Il comandante Acchiardi e il capitano Corvino, con i loro uomini, hanno contribuito in modo decisivo al suo funzionamento, potendo contare sulla collaborazione di Protezione civile, Croce Rossa, Vigili del fuoco e Sai. Devo dire che i buschesi, salvo rari episodi, hanno rispettato alla lettera i dettami del decreto e risposto bene ai miei appelli e alle indicazioni che fornivamo sui social».

La sua giornata-tipo?

«Buona parte del tempo è dedicato al Coc, spesso dovendo interpretare i decreti per applicarli sul nostro territorio. Altro impegno è il coordinamento della vigilanza delle strade, per controllare gli spostamenti. Per il resto lavoro molto da casa, facendo tante riunioni con Skype. La sera, ogni due giorni, aggiorno i miei consiglieri e collaboratori».

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