Itt di Barge, cassa fino al 5 aprile Copertura assicurativa anti-virus

A partire dalle 6 di lunedì è stata interrotta l’attività all’Itt di Barge con la sola esclusione delle mansioni relative a spedizioni, smaltimento e messa in sicurezza dell’impianto per le quali si procederà ancora fino a mercoledì 25 marzo al fine di consentire l’adeguamento alle nuove norme previste dal Dpcm del 22 marzo.

Prima di arrivare alla serrata, c’era stata un’agitazione sindacale di due giorni. Giovedì scorso azienda e sindacati avevano raggiunto un accordo e la produzione era ripresa seppur in forma ridotta.

L’azienda, leader internazionale nella produzione di pastiglie per freni, aveva organizzato il lavoro garantendo una presenza minima di operai (circa 100 per ogni turno). Il personale a rotazione poteva sfruttare il monte ore di ferie accumulato.

Il discorso ferie era stato uno dei punti sui quali c’era stato scontro con le segreterie sindacali, che chiedevano una chiusura preventiva dello stabilimento, accusando l’azienda di non tutelare a sufficienza la salute dei 1200 dipendenti in forza nello stabilimento.

Un’accusa respinta dall’azienda, che aveva rimarcato l’elenco delle tutele messe in atto, ancor prima che fosse dichiarata l’emergenza per il contenimento del coronavirus.

Lunedì, alla luce del nuovo decreto, è stata decisa la chiusura con ricorso alla cassa integrazione fino al 5 aprile.

Nell’accordo sottoscritto con i sindacati è contenuta una importante novità: l’Itt ha attivato una specifica copertura assicurativa volta ad aumentare le tutele di tutti i lavoratori italiani che dovessero contrarre il virus.