Borghino, capostipite di una dinastia di ottici
Uno di quei casi, abbastanza frequenti, in cui due coniugi che si sono amati per lungo tempo abbandonano quasi in contemporanea la vita, come se la stessa senza l’altro non avesse più senso. È accaduto alla famiglia Borghino di Sanfront: nonno Giancarlo è morto la scorsa settimana, appena 18 giorni dopo la moglie Anna. Quest’ultima, cognome da nubile Piccolo, è mancata a 72 anni; suo marito era un anno più vecchio.
I loro due figli, Monica e Gian Luca, hanno portato avanti, ampliandola e rinnovandola, l’azienda di famiglia, rilevando il negozio di ottica di Sanfront e Barge e aprendo due sedi dell’omonimo centro ottico a Saluzzo.
Giancarlo era nato a Sanfront nel 1947. Emigrato a Tetti Francesi di Rivalta, in provincia di Torino, qui aveva avviato l’attività di fotografo e ottica. Per poi aprire nel 1987 un negozio a Sanfront, dove nel 1989 è rientrato con la famiglia, per amore del paese natio.
L’esercizio, su cui il patron punta tutto, diventa un riferimento per l’intera valle e la moglie Anna è infaticabile compagna al suo fianco. Nel 1991 nasce la prima filiale a Barge, dove cominciano a muovere i primi passi i due figli. Nel 1996 Gianluca apre a Saluzzo.
Dopo il pensionamento nel negozio di Sanfront subentra Monica, mantenendo quella cortesia e quell’attenzione al cliente che papà aveva insegnato.
Malato da diversi anni, Giancarlo Borghino è mancato venerdì. I funerali si sono tenuti lunedì mattina. Come per la moglie, esequie in forma privata al camposanto di Sanfront, senza rito funebre. Con i figli, lascia la nuora Daniela, il genero Marco e gli adorati nipoti Alessia, Carola, Francesco e Giorgia e il fratello Flavio.