«Non dimenticheremo mai il viaggio coi medici cubani»
Dall’Avana a Milano sull’aereo che ha portato in Italia i 52, tra medici e infermieri cubani, domenica 22 marzo, c’era il saluzzese Valter Rosso con la moglie Madda Volpe.
I Rosso erano di ritorno da Cuba dove hanno trascorso qualche settimana di vacanza con la figlia, medico a New York, anch’essa in vacanza a Cuba.
«Quando siamo arrivati era tutto tranquillo, ci hanno controllato la temperatura in aeroporto e fatto firmare un’autocertificazione - spiega Rosso -. Nell’isola non c’erano casi di persone positive al coronavirus. Abbiamo poi saputo qualche giorno dopo di quattro italiani ricoverati in terapia intensiva, all’Avana. Uno è morto».
I collegamenti tramite internet non sono semplici, sull’isola esistono pochi wi-fi. Al momento del rientro il problema è stato trovare un aereo che li riportasse in Italia. «Il nostro volo è stato cancellato - continua Rosso -. Avevo una tessera della compagnia Air Europa e, grazie a questa, siamo stati reindirizzati sul volo dell’Alitalia in partenza dall’Avana il 21 marzo sul quale c’erano anche i medici e gli infermieri che venivano in Italia per prestare soccorso all’ospedale da campo di Crema. Vederli partire in camice bianco e mascherina è stato toccante. Emozionante poi l’arrivo a Roma - conclude Rosso - quando sono scesi dall’aereo con una bandiera cubana e una italiana tra le mani, accolti tra gli applausi dei presenti. La stessa scena si è poi ripetuta all’aeroporto di Milano. Ci siamo commossi molto a vedere queste persone venute in soccorso all’Italia, mettendo anche in pericolo la loro salute. Ed è stato inevitabile gridare al loro sbarco a Milano “Viva Cuba”».