Checkpoint saluzzo Domenica delle Palme senza messe e Ramuliva
«Per la Domenica delle Palme, la commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme sia celebrata nella forma semplice: si ometta dunque la processione e la benedizione dei rami d’ulivo per evitare il più possibile che i fedeli escano dalle loro case».
Con questa circolare, pubblicata sul sito della Curia, il vescovo Cristiano Bodo ha impartito disposizioni non solo per la funzione del Ramuliva (così è conosciuta nella tradizione popolare), che nella liturgia cattolica apre i riti della Settimana Santa, ma anche per tutti gli appuntamenti che precedono la Pasqua.
Non sono previste funzioni religiose pubbliche, se non la celebrazione individuale dei sacerdoti.
Anche per quanto riguarda la Confessione pasquale, il vescovo raccomanda che «si celebri fuori dal confessionale, tenendosi a debita distanza e indossando la mascherina di protezione». Bodo aggiunge, a questo proposito: «Se si verifica l’impossibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, anche il “votum sacramenti”, ovvero il solo desiderio di ricevere l’assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento, comporta il perdono dei peccati commessi, anche quelli gravi».
La Messa Crismale, quella in cui vengono consacrati gli oli santi destinati alla Cresima, alla consacrazione dei sacerdoti e all’Unzione degli Infermi, è stata rinviata a data da destinarsi. Cancellata anche la Lavanda dei piedi del Giovedì Santo, mentre la Coena Domini, commemorazione dell’Ultima Cena, avverrà senza presenza di fedeli. Niente via Crucis il Venerdì Santo: prevista soltanto l’adorazione della croce, «ma l’atto del bacio al crocifisso - raccomanda il vescovo - sia limitato al solo celebrante”.
Restano sospese tutte le altre funzioni, dai funerali, ai matrimoni, dalle cresime alle prime comunioni.
Per quanto riguarda le varie espressioni di pietà popolare (via Crucis e processione del Cristo morto), Bodo accenna ad un possibile rinvio a metà settembre. Il vescovo indirizza poi, sul finale, un messaggio ai sacerdoti. «Vorrei ringraziarvi - dice - per la pazienza con cui state attraversando questo momento e per i molti modi con cui cercate di rendervi prossimi ai fedeli. Vi invito ad un momento di preghiera, rimanendo nelle vostre case il Giovedì Santo, 9 aprile, dalle 10 alle 11, per rinnovare il ringraziamento per il ministero ricevuto e per implorare al Signore la fine dell’emergenza».